Maltratta la compagna davanti ai figli, ora è in carcere

Minacce di morte, percosse e tanta paura.

Maltratta la compagna davanti ai figli, ora è in carcere
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Maltratta la compagna davanti ai figli. Ora l'uomo, italiano, 32 anni, si trova rinchiuso nel carcere "Bassone" da venerdì pomeriggio.

Maltratta la compagna davanti ai figli, ora è in carcere

Tutto ha avuto inizio il 30 ottobre del 2018, quando la donna è stata accolta negli uffici della II Sezione della Squadra Mobile. Era in evidente stato di paura e aveva bisogno di aiuto perché ripetutamente minacciata e picchiata dal compagno. Messa a suo agio, con non poche difficoltà, ha deciso di raccontare tutto ciò che le stava accadendo e soprattutto di sporgere denuncia. In particolare ha riferito che ha conosciuto il compagno nel mese di ottobre 2016. Dopo un periodo di frequentazione hanno iniziato a convivere nel mese di gennaio 2017 insieme ai due figli di lei.

Minacce e percosse

Inizialmente non c'era nessun tipo di problema, poi le cose sono cambiate. Prima erano maltrattamenti di carattere psicologico, ripetute offese e umiliazioni, oltre che scenate di gelosia. Poi, a questi comportamenti, si sono aggiunte minacce di vario genere, anche di morte, e percosse. Nel frattempo, dalla loro convivenza, è nata nel mese di marzo 2018, una bimba che ha portato un breve periodo di pace. Nei mesi successivi la donna è stata presa a schiaffi e ha subito forte tirate di capelli. Fino a quando ha deciso di prendere coraggio troncando il rapporto. Una scelta che ha scatenato ulteriore ira e minacce da parte dell'uomo.

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Il coraggio della denuncia

A quel punto la donna ha deciso di denunciarlo.  A destare maggiore preoccupazione da parte degli operatori che acquisivano la denuncia, era anche il fatto che la maggior parte di questi episodi, erano avvenuti in presenza del figlio minore, oltre che della piccola da poco nata. Gli investigatori, su disposizione del PM titolare delle indagini hanno raccolto ulteriori elementi a carico del soggetto: messaggistica dal cellulare della vittima e ascoltato diversi testimoni. Il GIPdel Tribunale Ordinario di Como, su richiesta della locale Procura, ha emesso nel mese di novembre scorso, la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, nonché del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte lesa e di comunicazione con qualunque mezzo. Atto a cui è stata data immediata esecuzione.

Andava dalla vittima nonostante il divieto

Purtroppo ciò non è bastato, perché, non troppo tempo dopo, l'uomo è tornato alla carica. Alternava momenti di pentimento a momenti di rabbia, ma soprattutto nell’ultimo periodo aveva anche iniziato a farsi trovare sotto casa o sul luogo dove di lavoro della vittima. Ciò ha portato inevitabilmente, sulla base delle segnalazioni effettuate dalla Squadra Mobile, il Pm a chiedere l’aggravamento della misura al Gip, che, in data 22 febbraio, ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere. Ora si trova al “Bassone”.

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