Maltrattamenti, lesioni e stalking all'ex compagna: riceve la misura cautelare mentre è in vacanza

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 18 agosto 2021, la Squadra Mobile della Questura di Como, delegando i colleghi della Questura di Vibo Valentia, ha dato seguito all’ordine di esecuzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di R.C., italiano, classe 1967, resosi responsabile di maltrattamenti, lesioni personali e atti persecutori, nei confronti dell’ex compagna, albanese, di vent’anni più giovane di lui, da cui aveva avuto due figli ancora minorenni.

Maltrattamenti, lesioni e stalking all'ex compagna: riceve la misura cautelare mentre è in vacanza

Dopo 13 anni di convivenza, fatti di continue denigrazioni, pugni, schiaffi e una serie di denunce sempre ritirate per il "bene della famiglia", nel maggio di quest’anno i due si separavano di fatto andando a vivere in abitazioni diverse. La decisione della donna di porre fine alla relazione portava all’inizio di un comportamento persecutorio dell’uomo, fatto di controlli ossessivi (installando addirittura un GPS sull’auto dell’ex compagna e un registratore in ufficio), ingiurie ripetute, le più svariate minacce e persino delle lesioni personali, causate da uno spintone e un pugno in testa, refertate in ospedale con una prognosi di 10 giorni. Proprio quest’ultimo fatto, ha spinto la donna a denunciare l’ex compagno per tutto quello che stava vivendo.

Nei giorni seguenti l’uomo ha perseverato nel suo comportamento, inviandole continui messaggi dal contenuto molesto e minaccioso e facendo intervenire le forze dell’ordine ben altre 5 volte nel giro di 20 giorni, per le continue liti tra i due, sovente alla presenza dei figli minori. I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Como, svolti i primi accertamenti, hanno scoperto che la donna era stata anche più volte minacciata di morte dall’ex compagno e che da pochi giorni le aveva comunicato di essersi anche procurato una pistola.

Eseguita con urgenza una perquisizione d’iniziativa alla ricerca di armi nell’abitazione dell’uomo con esito negativo ma che permetteva di accertare che millantare il possesso di una pistola era solo un ulteriore mezzo di vessazione nei confronti della sua ex compagna. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, che ha coordinato le indagini, ricevuto gli atti dalla Squadra Mobile richiedeva una misura cautelare al G.I.P. a tutela della donna, richiesta che era accolta dallo stesso Giudice con l’emissione di un’ordinanza applicativa del divieto, per l’uomo, di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

I poliziotti si sono messi subito alla ricerca dell’indagato che però si trovava in vacanza in Calabria con i due figli e grazie alla collaborazione della Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia, che lo ha rintracciato in un residence, si è riusciti a notificargli tempestivamente il provvedimento.