Mascherine obbligatorie fino al 14 luglio: il sindaco non ci sta
Ma la presa di posizione di Moretti viene contestata duramente dal consigliere Castelli: "Stai sereno".

Mascherine ancora obbligatorie, fino al 14 luglio, come stabilito dall'ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Lombardia.
Mascherine sì, mascherine no: il sindaco prende posizione contro la decisione della Regione
Simone Moretti, nella scorsa giornata, ha preso posizione contro l'estensione dell'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione. "Prolungare l'ordinanza dell'obbligo delle mascherine all'aperto fino al 14 luglio ha lo stesso effetto dell'ordinanza dei botti il 31 dicembre - ha esternato il primo cittadino sulla personale pagina Facebook - Inutile e non controllabile. Anche perché a 5 minuti da Olgiate Comasco passato il confine non è obbligatoria, così come in tutte le regioni italiane... tranne una". Non solo parole, ma anche un'immagine ironica abbinata alla riflessione anti-mascherina.
La replica del consigliere leghista Castelli: "Stai sereno"
Le parole del sindaco non piacciono al consigliere di minoranza leghista Igor Castelli. Che prende la palla al balzo e chiede al primo cittadino di darsi una calmata, dato che si sta parlando di coronavirus, di un problema non ancora risolto. "Dal primo video per dire che eravamo alle prese solo con un'influenza e che non c'era pandemia, al sindaco-sceriffo che girava per dire ai cittadini di stare a casa, adesso arriviamo al sindaco che contesta l'obbligo delle mascherine - osserva, ridendo, Castelli - Una volta si dice che non si è fatto abbastanza, l'altra che si sta facendo troppo... Personalmente non ho elementi per giudicare se la mascherina serva ancora oppure no. Ma un sindaco non può dire che un'ordinanza non va bene solo perché non viene rispettata. Altrimenti nessuna legge andrebbe emanata. Allora anche le sue ordinanze per il taglio delle siepi e lo sfalcio dei prati non hanno valore, quando non vengono fatte rispettare... Allora arriviamo fino a dire di non mandare in giro i Carabinieri a cercare spacciatori o delinquenti, perché comunque il problema c'è.... Non mi pare proprio il caso che un rappresentante delle istituzioni esca con certe affermazioni". La sintesi? Castelli attinge a un lessico di renziana memoria: "Sindaco stai tranquillo. Stai sereno!".