Massacra di botte un ragazzino per rubargli il cellulare: arrestato
Calci, pugni, schiaffi a un 14enne per un telefono e pochi euro. Ora il rapinatore 21enne è ai domiciliari.

Massacra di botte un ragazzino per rubargli il cellulare: arrestato. A finire in manette lo scorso 4 gennaio è stato Mohamma Saquib Ali Awan, ventunenne di Cesana Brianza. Il giovane è accusato non solo di rapina aggravata ma anche di furto aggravato visto che i Carabinieri hanno scoperto che l’autore del pestaggio è anche lo stesso che aveva messo a segno diversi furti, uno di una bicicletta da 5000 euro e uno di un motorino. Ad assicurarlo alla giustizia sono stati i Carabinieri della Stazione di Valmadrera che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari richiesta dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco Andrea Figoni.
Massacra di botte un ragazzino per rubargli il cellulare
L’arresto è arrivato al termine di lunghe indagini condotte dai militari Valmadreresi. Indagini iniziate precisamente il 6 agosto dello scorso anno quando un ragazzino di soli 14 anni era stato pestato a sangue. La brutale aggressione era avvenuta all’interno del parchetto di via Ugo Foscolo a Malgrate. Il minorenne, che si trovava con alcuni amichetti, era stato avvicinato da Ali Awan che lo aveva colto di sorpresa alle spalle. Lo aveva colpito con un pugno alla testa che lo aveva fatto cadere suolo. E non è finita qui perché, mentre era a terra, il 14enne era anche stato tempestato di calci e schiaffi. Una violenza assurda che aveva un fine: rubare dal marsupio del ragazzino a uno smart-phone e pochi euro.
Il furto di una bici da 5000 euro
Pochi giorni dopo, nella mattinata del’8 settembre del 2018, Ali Awan aveva inoltre rubato una bici con pedalata assistita del valore di 5.000 euro. Il furto era avvenuto all’esterno di un supermercato di Cesana Brianza. Ma l’occhio del “Grande Fratello” aveva ripreso tutto (la foto in apertura è proprio un fotogramma della scena del furto). I carabinieri, intervenuti sul posto, avevano infatti analizzato le immagini della telecamera di videosorveglianza presente in quell’area, individuando così il responsabile. L’immediata perquisizione domiciliare aveva permesso ai militari di trovare all’interno dell’abitazione di Ali Awan la bicicletta sottratta pochi istanti prima.
Rubato anche un motorino
Sempre durante la stessa perquisizione era stato trovato anche un ciclomotore “Fantic Motor” che, al termine degli accertamenti, era risultato essere frutto di un furto messo a segno qualche settimana prima all’interno di un’abitazione a Malgrate. Per rubare il motorino il 21enne di Cesana era stato anche aiutato da un minorenne.