Master fantasma ma caro: la denuncia di un gruppo di studenti stranieri

12mila euro a testa e nessun titolo accademico è mai stato rilasciato. Ecco la denuncia di un gruppo di studenti stranieri.

Master fantasma ma caro: la denuncia di un gruppo di studenti stranieri
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Quindici studenti stranieri credevano di partecipare ad un master accademico riconosciuto dall'Università degli Studi dell'Insubria ma si trattava di un semplice corso di perfezionamento. Una brutta vicenda che coinvolge direttamente anche l'ateneo comasco in quanto uno dei due organizzatori del finto master è un professore dell'università. L'ateneo invece dovrebbe essere estraneo ai fatti.

La vicenda denunciata

Era il 2014 quando una società colombiana, la Cavenco Sas, ha iniziato a seguire un progetto con due professionisti odontoiatri italiani per la creazione di un master universitario in riabilitazione orale e implantologia in Italia al quale potessero partecipare anche studenti del Sud America. All'inizio la società, centro avanzato di scienze orali, aveva preso i primi contatti con l'Università di Parma poi uno dei contatti italiani, che vantava relazioni con l'ateneo comasco, consigliò di virare in questa direzione.

Così l'intermediario mise in contatto la Cavenco con un professore dell'Università Insubria che da quel momento, su carta intestata con il logo dell'ateneo comasco, si disse lieto di partecipare alla creazione di questo master universitario tanto da mettere a disposizione degli alunni per le lezioni il centro di ricerca "Oro cranio facial disease and medicine" all'interno della sede di Varese dell'Università.

L'ingente costo per gli studenti colombiani

Forte delle rassicurazioni da parte dei due professionisti, la Cavenco ha fatto partire un'importante campagna pubblicitaria per raccogliere studenti per il master in Italia. Si sono quindi iscritti 15 studenti del Sud America (9 per l'anno 2014 e 6 per l'anno 2015) al costo di 12mila euro ciascuno. Secondo quanto afferma la Cavenco, che ha sporto regolare denuncia ed è difesa in questa vicenda dall'avvocato italiano esperto in diritto internazionale Alexandro Maria Tirelli, di quell'importo 2400 euro di ciascuno studente vennero versati sul conto dell'Università mentre la restante parte venne trasferita sul conto del referente italiano.

La scoperta che non si trattava di un master

E' arrivato quindi il momento per gli studenti colombiani di partire per l'Italia e partecipare al famoso master. Ed è stato proprio in questa sede che il referente italiano avrebbe informato gli studenti che si trattava esclusivamente di un semplice corso di perfezionamento attraverso il quale non avrebbero ottenuto nessun tipo di riconoscimento accademico. Da quanto riferisce la Cavenco i referenti avrebbero comunque rassicurato gli studenti sostenendo che stavano facendo tutto il possibile per ottenere l'ufficializzazione del corso attraverso l'Università degli Studi dell'Insubria.

Terminati però sia il primo che il secondo ciclo del "master" gli studenti sudamericani non hanno ricevuto alcun titolo accademico ma sborsato molti soldi, soprattutto pensando al cambio con la moneta colombiana. Quando la scoperta di essere stati ingannati? Quando la Cavenco, all'inizio dell'anno accademico 2017/18, ha scoperto che la stessa Insubria aveva istituito la prima edizione di un master universitario denominato "New trends in implantology and oral rehabilitation". Doppia beffa alla scoperta che il vero master universitario aveva il costo di "soli" 2800 euro, rispetto ai 12mila pagati dagli studenti colombiani. Sarà ora l'autorità giudiziaria a cercare di capire che fine hanno fatto i soldi e quali responsabilità hanno i due organizzatori e, in caso, anche l'Università.

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