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Maxi controlli sui rider in tutta Italia: anche a Como episodi di sfruttamento del lavoro

Il caporalato viene realizzato attraverso la cessione delle credenziali di accesso alle piattaforme di food delivery

Maxi controlli sui rider in tutta Italia: anche a Como episodi di sfruttamento del lavoro
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Maxi controlli sui rider in tutta Italia: anche a Como episodi di sfruttamento del lavoro.

Maxi controlli sui rider in tutta Italia

Ieri sera, venerdì 24 marzo 2023, a partire dalle 18, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro (101 Nuclei Ispettorato del Lavoro e 5 Nuclei Operativi) unitamente a tutti i Comandi provinciali Carabinieri dell’Arma territoriale e con il concorso di diverse polizie locali, hanno effettuato un controllo straordinario in tutti i capoluoghi di provincia e nei principali centri abitati della penisola finalizzato ad individuare forme di sfruttamento lavorativo realizzate attraverso la cessione delle credenziali di accesso alle piattaforme di food delivery per l’esercizio dell’attività di ciclo fattorino, più comunemente conosciuti come “rider”.

Un fenomeno lavorativo che si è ampliato esponenzialmente durante il periodo pandemico. In questo nuovo ed atipico scenario, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Milano ha accertato l’esistenza e lo sviluppo di numerosi episodi di cessioni di account con l’intermediazione di manodopera tra il proprietario dei dati di account e l’effettivo prestatore di manodopera. Gli account sarebbero registrati sulle piattaforme anche (e spesso) tramite l’utilizzo di documenti falsi e, successivamente ad avvenuto accreditamento, ceduti al rider che materialmente effettua la prestazione previa trattenuta di una quota percentuale del guadagno giornaliero da parte del caporale.

In sintesi, si verifica che gli account registrati e accreditati sulle piattaforme delle citate società di Food Delivery, verosimilmente gestiti dal caporale, vengano ceduti ad altra persona (rider) che materialmente eseguirà la prestazione lavorativa della consegna previa trattenuta di una quota percentuale del guadagno giornaliero operata dallo stesso titolare dell’account, con conseguenti ingenti profitti per quest’ultimo.

Numerose problematiche sono poi connesse ai veicoli utilizzati per il trasporto qualora gli stessi non siano conformi alla normativa di riferimento o non abbiano le caratteristiche per l’espletamento del servizio in argomento (problematiche legate, ad esempio, alla mancanza di assicurazione, casco, targa ecc). Si pensi, ad esempio, all’utilizzo di un velocipede a pedalata assistita difforme.

I dati in provincia di Como

Anche la provincia di Como è stata toccata da questa maxi operazione di controllo. Sono stati identificati e controllati 15 riders: uno è stato fotosegnalato poiché privo di documenti. Ci sono stati 5 accertamenti di utilizzo account Deliveroo non proprio con elezione domicilio per sostituzione di persona e sono stati emessi 5 verbali del Codice della Strada per dispositivi mancanti o inefficienti dei velocipedi.

Il servizio è stato svolto da 2 pattuglie del Comando provinciale del Cabinieri, dal NIL e da 2 pattuglie della Polizia locale di Como. Si profilano ipotesi di sfruttamento dei rider secondo l'articolo 603 bis del Codice penale, ovvero intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

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