Como

Mercato agricoltori a rischio: convenzione con il Comune scaduta

L’allarme lanciato dal presidente Co.Mac Giancarlo Costenaro.

Mercato agricoltori a rischio: convenzione con il Comune scaduta
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Mercato e imprese agricole a rischio chiusura: il Municipio di Como nega una proroga agli agricoltori annunciando lavori di riorganizzazione e adeguamento edilizio e impiantistico. a Rischio il padiglione agricoltori in via Mentana.

Mercato degli Agricoltori Comaschi a rischio

Il Co.Mac Mercato Agricoltori Comaschi  - che da decenni offre ai suoi clienti prodotti a chilometro zero - e le imprese agricole che ne fanno parte sono a rischio chiusura. A comunicarlo, è il presidente Co.Mac Giancarlo Costenaro, al secondo mandato. “La Convenzione con il Comune è scaduta e dopo varie proroghe, ottenute in vista della pubblicazione del bando da parte del Comune, non vengono più accordate. Il Comune di Como, nonostante non abbia ancora pubblicato il bando per l’assegnazione di tale padiglione, nega una nuova proroga agli agricoltori annunciando lavori di riorganizzazione e adeguamento edilizio e impiantistico”. Questi, però, non ancora programmati e che non hanno nessuna data certa di inizio.

Verso una paralisi

Continua: "In questo modo si rischia di paralizzare a tempo indeterminato un servizio importantissimo per i cittadini comaschi, che contano su prodotti di qualità a chilometro zero. Si rischia la chiusura di 15 aziende agricole e il licenziamento dei relativi dipendenti in quanto non c’e nessuna programmazione certa su lavori annunciati dal Comune presso tale padiglione che impedirebbero la concessione di una nuova proroga. Le aziende rischiano anche di dover buttare i prodotti e abbattere il bestiame, con grave danno per il settore. “Siamo stati in Comune a parlare mercoledì 24 luglio - aggiunge - ma non c’è volontà di trovare un sistema di farci andare avanti. il 31 luglio noi dovremmo chiudere come attività a Como, dopo si vedrà il da farsi. Noi abbiamo dato disponibilità per trovare un accordo, anche per le 3mila firme che abbiamo raccolto dai cittadini. Vogliamo in primis continuare per il bene dei clienti e la nostra professionalità, in secondo luogo per le nostre attività. Mi dispiace perché è un lavoro costruito nel tempo. non è facile rimettere in piedi un mercato. Sicuramente Co.Mac rimarrà, ma al momento nessuna idea su come continuare. Chiediamo continuità alla città di Como, per un servizio mai interrotto dal 1934. Spostati per ristrutturazioni sì, ma mai mandati a casa... sembra quasi che ci vogliano annientare”.

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