Nasce un sito per sbugiardare le fake news sulla salute
Troppe le bufale che girano in rete, così come abbondano le auto diagnosi...
Nasce un sito per sbugiardare le fake news sulla salute. A lanciarlo, come riporta il corrieredinovara.com è la Federazione nazionale medici chirurghi e odontoiatri. In pratica si usa la rete proprio per combattere le tante, trobbe “bufale” che proprio in rete circolano e vengono alimentate. Falsi miti, scorrette autodiagnosi (era passata alla storia la presa di posizione di un meico dell’istituto tumori di Milano che aveva affisso il sigolare cartello in foto fuori dalla porta del suo studio) che proprio alla salute dei cittadini fanno non male. Malissimo.
Fake news sulla salute
Al centro della campgna il portale www.dottoremaeveroche.it. L’iniziativa è stata presentata ieri in Piemonte dal presidente dell’odine dei Medici Federico D’Andrea. “Le cosiddette fake news sono purtroppo sempre più frequenti in ambito sanitario sui mezzi di informazione – ha detto D’Andrea – il sito è stato quindi creato per difendere i cittadini e fornire loro risposte certe, supportate da evidenze scientifiche”.
Dalla paleodieta all’autismo provocato dai vaccini
Dalla paleodieta all’autismo provocato dai vaccini passando per cure miracolose contro il cancro: sono veramente tantissime le bufale che girano per il web. Il sito, molto semplice da utilizzare, si compone di una sezione principale dedicata ai cittadini dove si possono trovare spiegazioni chiare e semplici sugli argomenti più comuni in tema di salute.
Tutte le risposte
C’è la sezione “Tutte le risposte” dove si possono leggere le domande poste dai cittadini e le risposte degli esperti. Nella sezione “Navigazione consapevole” si spiega come valutare un sito e le informazioni che circolano in Internet. Infine c’è una parte dedicata alle “Rubriche” e una alla bibliografia. Le risposte infatti rimandano a una serie di link a studi, articoli e documenti scientifici.
Anche manifesti che invitano a diffidare delle bufale
C’è poi una parte dedicata agli operatori sanitari con un “kit di primo soccorso comunicativo” da condividere con il proprio paziente durante la spiegazione di determinati argomenti. Il numero degli argomenti si amplierà con il tempo e in base alle richieste di chiarimenti che i cittadini possono fare .