Natale con laghi e montagne off-limits per i turisti: è allarme sul Lario
Pesano le assenze degli stranieri (in particolare sul lago di Como) e degli italiani (soprattutto sui monti valsassinesi). Contraccolpi pesanti per i comparto agrituristico, la filiera vitivinicola e le produzioni tipiche di Comasco e Lecchese.
Natale con laghi e montagne off-limits per i turisti: è allarme sul Lario. Mentre sono in via di definizione definitiva le misure anti Covid per le Festività di fine anno, Coldiretti traccia un primo bilancio sulle conseguenze dello stop a spostamenti fra Regioni, della chiusura dei ristoranti e dei limiti ai festeggiamenti in casa.
Natale con laghi e montagne off-limits per i turisti: è allarme sul Lario
“L’impossibilità di muoversi liberamente sul territorio nazionale colpisce oltre 10 milioni di italiani che lo scorso anno sono andati in viaggio nel periodo delle feste natalizie per raggiungere parenti, amici o trascorrere le vacanze” afferma il presidente interprovinciale di Coldiretti Fortunato Trezzi. In più, il taglio dei brindisi di fine anno rischia di dare il colpo di grazia ai consumi di vino e che nel 2020 fanno registrare un crollo fuori casa del 40%, per una perdita complessiva che Coldiretti stima in quasi 1,4 miliardi di euro.
Pesano le assenze degli stranieri (in particolare sul lago di Como) e degli italiani (soprattutto sui monti valsassinesi)
Sul fronte turistico, a pagare il prezzo più alto nelle province di Como e Lecco saranno le località di lago e montagna: queste ultime, in particolare, richiamano ogni anno decine di migliaia di sciatori, soprattutto in Valsassina, oltre agli amanti della buona cucina. “A pagare le conseguenze della chiusura saranno anche gli agriturismi – evidenzia il presidente di Terranostra Como-Lecco Emanuele Bonfiglio – già duramente colpiti dal lockdown di primavera e dall’assenza dei turisti stranieri, pur essendo tra i luoghi più sicuri perché totalmente immersi nella natura e per questo capaci di garantire più facilmente il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.
Contraccolpi pesanti per i comparto agrituristico, la filiera vitivinicola e le produzioni tipiche di Comasco e Lecchese
In parallelo, si aggrava la crisi per le cantine lariane che producono vini d’eccellenza, molto richiesti nel periodo festivo e sui quali pesa la scure della chiusura dei locali di ristorazione: l’emergenza Covid continuerà infatti ad avere ripercussioni negative sul comparto, doppiamente penalizzato dalla chiusura del canale Ho.Re.Ca e dalla mancanza sul nostro territorio di turisti stranieri. Ma è uno scenario in realtà comune a quello di molte produzioni dell’agroalimentare made in Lario.
L’auspicio di Coldiretti Como Lecco è che le spese dei cittadini in vista delle Festività e dei regali sotto l’albero guardino alle bontà agroalimentari e alle bellezze che il nostro comprensorio può offrire. Allo scopo, Campagna Amica ha intensificato le consegne a domicilio, mentre numerose imprese agricole associate si sono attrezzate per la composizione e la consegna a domicilio dei cesti natalizi a filiera corta.
Restano intanto attivi tutti gli AgriMercati settimanali del comprensorio interprovinciale: sono tutti con orario dalle 8 alle 12 e si tengono a Cantù (piazza Garibaldi, martedì), Erba (via Carroccio, venerdì), Giussano (via De Gasperi, giovedì), Limbiate (piazza Cinque Giornate, venerdì), Mariano Comense (parcheggio Porta Spinola, sabato), Meda (piazza Cavour, mercoledì).