'Ndrangheta, i capitali dei clan nei ristoranti della catena Tourlè: 9 arresti e beni sequestrati per 10 milioni VIDEO

Sequestrate quote della nota catena di ristoranti.

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I capitali dei clan della ‘Ndrangheta venivano riciclati nella nota catena di giro-pizza Tourlè. Nove persone arrestate e beni sequestrati per dieci milioni.

I capitali della ‘Ndrangheta reinvestiti nella catena Tourlè

I proventi delle attività criminali delle cosche calabresi reinvestiti in Lombardia e Piemonte. La Polizia di Milano all’alba di oggi, venerdì 8 novembre 2019, ha iniziato a eseguire un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove persone, tutte italiane, accusate di associazione per delinquere e trasferimento fraudolento di valori. Sequestrati beni per dieci milioni di euro, tra cui quote di alcuni ristoranti appartenenti alla nota catena di giro-pizza Tourlè, riferibili, secondo gli inquirenti, a un noto soggetto vicino alla criminalità organizzata calabrese.

Le indagini

Le indagini sono state condotte dalla Squadra mobile della Questura milanese e dalla Divisione anticrimine del capoluogo, coordinate dalla Dda, e hanno portato alla luce il giro di immissione di capitali ingenti nel circuito della ristorazione nel Nord.

Maggiori dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 presso la Sala Scrofani della Questura di Milano alla presenza del direttore della Direzione centrale anticrimine e del direttore del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

Nel comasco

La catena Tourlè è piuttosto nota anche nei nostri territori. Conta ristoranti a Cantù e Erba. Contattati dalla nostra redazione, il ristorante di Cantù e quello di Erba hanno fatto sapere di essere completamente estraneo ai fatti (QUI I DETTAGLI). Ribadiamo che il sequestro dei beni riguarda alcuni ristoranti appartenenti alla catena.

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