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Nel Comasco oltre mille aziende lavorano in deroga agli stop, 4 attività sospese perché senza requisiti

In Prefettura un'apposita Commissione vaglia le richieste fatte pervenire dalle aziende.

Nel Comasco oltre mille aziende lavorano in deroga agli stop, 4 attività sospese perché senza requisiti
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Nel Comasco sono tante le aziende, che rientrando nella filiere essenziali, stanno proseguendo a lavorare.

Nel Comasco oltre mille aziende lavorano in deroga agli stop

All'interno della Prefettura "è stato effettuato un primo bilancio delle comunicazioni fatte pervenire dalle varie ditte operanti in provincia di Como, ai fini della prosecuzione:
1) delle attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere dei settori di cui all’allegato 1 del D.P.C.M., nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla legge 12.06.1990 n. 146;
2) delle attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, dalla cui interruzione possa derivare un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti;
3) delle attività delle aziende industriali operanti nel settore dell’aerospazio e della difesa, nonché delle altre attività aventi rilevanza strategica nazionale".

Quattro povvedimenti di sospensione

Risultano 1.130 le aziende che hanno comunicato, l’intenzione di proseguire la propria attività perché fanno parti della filiera delle attività essenziali. "Tale numero, tuttavia, è in continuo aggiornamento, in quanto il flusso di richieste, iniziato lo scorso 23 marzo, prosegue ininterrottamente. Delle comunicazioni finora pervenute alla Prefettura, ne sono state esaminate e istruite n. 1038, mentre per oltre n. 700 è stato necessario richiedere documentazione integrativa in quanto incomplete. 18 sono state, invece, le autorizzazioni rilasciate ai sensi dell’art. 1, comma 1 lett. h) del D.P.C.M., a favore di aziende operanti in settori strategici per l’economia nazionale, mentre n. 33 sono state le aziende che hanno dichiarato di operare mediante impianti a ciclo continuo", fanno sapere dalla Prefettura.  Sono stati adottati anche quattro provvedimenti di sospensione dell’attività nei confronti di altrettante aziende che non presentavano i requisiti per essere autorizzate a proseguire.

Per l’esame delle comunicazioni pervenute, è stata costituita all’interno della Prefettura una apposita Commissione, la quale si avvale della collaborazione della Camera di Commercio, delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL e delle Associazioni di categoria, nonché delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco.

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