Nel Lodigiano affiora un cadavere decapitato
La sparizione del 23enne piacentino si è intrecciata con quella di Alessandro Venturelli, scomparso invece da Sassuolo.
Affiora un cadavere dal Po a Caselle Landi, nel Lodigiano: come riporta Prima Lodi, si tratterebbe di Stefano Barilli. Il rinvenimento sabato 17 aprile 2021, intorno a mezzogiorno.
Cadavere decapitato nel Po
Macabra scoperta intorno a mezzogiorno di sabato 17 aprile 2021. Un cadavere è riaffiorato dal fiume Po nel territorio di Caselle Landi. Sul posto, per il recupero della salma, sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Casalpusterlengo e del Comando di Cremona.
E’ Stefano Barilli
Il corpo, che si presentava decapitato, è stato avvistato da un pescatore a circa 10 metri dalla riva. Da una prima ricostruzione si tratterebbe di Stefano Barilli, il ragazzo 23enne di Piacenza scomparso lo scorso 8 febbraio. Per averne la certezza, la Procura di Lodi ha disposto, durante l’autopsia, che verrà eseguita nella giornata di lunedì, anche il test di Dna, che sarà poi raffrontato con quello dei familiari più stretti.
Gli abiti trovati addosso al cadavere, seppure non vestiti particolari, sono ritenuti compatibili con quelli che il giovane indossava al momento della scomparsa.
La scomparsa
La scomparsa di Stefano si era intrecciata con quella di Alessandro Venturelli, 20enne di Sassuolo, di cui si sono perse le tracce nel mese di dicembre dello scorso anno.
I due giovani, non si conoscevano, ma le loro famiglie sono convinte che entrambi siano finiti in una sorta di psico-setta. Stefano prima di sparire aveva scritto una lettera d’addio ai suoi familiari: “So che non capirete il mio gesto”. Alessandro Venturelli, invece, aveva lasciato l’appartamento in cui viveva con i genitori dopo essersi tagliato le basette.
La foto in Stazione Centrale a Milano
I loro casi erano stati trattati anche nella trasmissione “Chi l’ha Visto?” Il 18 febbraio una spettatrice scorge a Milano, in Stazione Centrale, un giovane che somiglia a Stefano in compagnia di un altro ragazzo. Riesce a immortalarli in uno scatto e lo invia alla mamma di Stefano, la quale, a sua volta, riconosce il figlio scomparso. Essendo a conoscenza anche della scomparsa di Venturelli, la donna gira la foto alla famiglia del 20enne di Sassuolo; anche in questo caso i congiunti riconoscono il ragazzo.
Ma la speranza che siano Stefano e Alessandro svanisce a inizio aprile quando un ragazzo si riconosce nello scatto e contatta in diretta la trasmissione, che si sta occupando dei due scomparsi, per avvisare della reale identità dei due giovani immortalati (lui e un collega).
Pare che entrambi i ragazzi avessero tagliato i ponti con gli amici, non avevano relazioni stabili, ed erano entrambi quasi ossessionati dall’idea di “svoltare” professionalmente.