Neonata migrante adottata STORIE DEL 2017

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2017 sulle pagine del nostro settimanale.

Neonata migrante adottata STORIE DEL 2017
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(Binago) Dal barcone della speranza a Binago: neonata nigeriana "adottata" dalle maestre della scuola primaria.

Neonata migrante adottata

Il miracolo della vita, più forte di ogni dolore, miseria e disperazione, non può rappresentarsi meglio che negli occhioni di Diught, 1 mese appena, approdata a Binago alle 4 di lunedì 27 febbraio. Ora la bimba è al sicuro, ospitata con la sua mamma, di 18 anni, in un appartamento di via Roma gestito dalla cooperativa "Il Biancospino". La giovanissima puerpera ancora non ha raccontato la sua storia: parla poco l’inglese, ha bisogno di tempo e di pace. In questi giorni, ci si occupa dei bisogni fondamentali: un tetto sopra la testa, vestiti caldi addosso, mangiare e dormire regolarmente. Il resto arriverà. Dopo un viaggio di settimane dalla Nigeria alle coste della Libia - il parto, dalle verifiche fatte, è avvenuto proprio in terra libica - la neomamma si è imbarcata su una carretta del mare, fino a raggiungere i lidi siciliani. Perché abbia lasciato la sua terra, cosa abbia visto, chi abbia incontrato e quanto abbia patito, sono domande ancora senza risposta.

Il racconto

"Lunedì notte siamo stati allertati dalla Prefettura di Como per un trasferimento e collocamento immediato - spiega Maria Grazia Foriglio, direttrice del "Progetto Eracle" per l’accoglienza ai richiedenti protezione internazionale e referente per la cooperativa "Il Biancospino" - Quando sono arrivata con Luca Madonia (dirigente di comunità del "Progetto Eracle", ndr), ho preso la piccola in braccio: era nuda, infreddolita. Sono ancora emozionata: ho avuto la sensazione di avere tra le braccia Gesù». Attualmente, mamma e bimba abitano con quattro donne somale e il mediatore culturale, presente 24 ore su 24, autentico ponte di dialogo tra culture differenti.

Una grande accoglienza

Il sindaco Bianca Maria Pagani le ha incontrate nel pomeriggio dell’arrivo in paese. "Quando ho visto la piccola dormire beata, tranquilla, ho pensato che si sentisse finalmente al sicuro - spiega Pagani - E’ bellissima, ti guarda con due occhioni meravigliosi". Sul solco di questa accoglienza, germoglia la disponibilità delle insegnanti della scuola primaria binaghese che, venute a conoscenza delle vicissitudini della piccola Diught, hanno pensato a un’adozione speciale. "Eravamo in riunione, per discutere di un progetto di solidarietà - racconta Carmen Comune, responsabile di plesso, molto emozionata - Il sindaco è arrivato e ci ha raccontato di questa bimba, mostrandoci le foto. Come si fa a restare indifferenti di fronte a una tenerezza così? Con tutte le docenti del plesso abbiamo deciso di “adottarla”, parteciperanno anche le nostre collaboratrici Ata. Raccoglieremo ciò di cui ha bisogno, per esempio pannolini, abitini e intimo. Una collega si è proposta per regalare il passeggino". E la copertina del sindaco scalderà la piccola: «Mia mamma ha detto che non mi serve più", puntualizza Pagani, sorridendo.

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