INCHIESTA CHIUSA

Nessun illecito nel Caso Mascherine per Vittorio Farina: assolto, "lavorò per la collettività"

L'imprenditore grazie alla sua decennale conoscenza del mercato cinese era riuscito a reperire per primo e a far sbarcare a Fiumicino le mascherine

Nessun illecito nel Caso Mascherine per Vittorio Farina: assolto, "lavorò per la collettività"
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Nel pieno dell’emergenza sanitaria da Covid-19, tra le tante notizie che affollavano le cronache nazionali, emerse anche un’indagine destinata a far discutere: quella che sarebbe poi diventata il cosiddetto "Caso mascherine". Dopo cinque anni e venti udienze, la vicenda si è finalmente conclusa in questi giorni con un’assoluzione.

Vittorio Farina assolto: nessuna truffa, nessuna frode

Figura di spicco del settore tipografico e azionista del gruppo editoriale Netweek, l’imprenditore Vittorio Farina è stato assolto dal Tribunale di Roma. Le accuse a suo carico — frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata — sono cadute perché il fatto non sussiste.

La fornitura al centro dell’indagine

L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, riguardava la fornitura di cinque milioni di mascherine FFP2 e 430.000 camici alla Regione Lazio, durante il periodo più acuto della pandemia. Oltre a Farina, erano coinvolti anche Andelko Aleksic e Domenico Romeo. Dopo anni di verifiche, è stato chiarito che non si sono verificati comportamenti illeciti.

Assolto anche per il presunto traffico di influenze

Farina è stato prosciolto anche dall’accusa di traffico di influenze illecite in relazione ai suoi rapporti con Domenico Arcuri, commissario straordinario durante l’emergenza Covid. Va sottolineato che Arcuri non è mai stato indagato nel contesto della vicenda.

La conferma della regolarità dell’operazione

Secondo quanto riportato anche da importanti testate giornalistiche, tra cui La Repubblica (L’affare di Vittorio Farina da 22 milioni “era regolare"), l’operazione commerciale gestita da Farina — del valore complessivo di 22 milioni di euro — è stata giudicata completamente lecita, confermando la buona fede dell’imprenditore.

Il commento dell’avvocato Sciullo

“C’è grande soddisfazione per l’esito del processo. Farina, grazie alla profonda conoscenza del mercato cinese, si era attivato per offrire un servizio alla collettività, contribuendo in prima persona all’arrivo delle mascherine a Fiumicino in un momento di assoluta emergenza per il nostro Paese.”

Così ha dichiarato il suo legale, Salvatore Sciullo, in un’intervista rilasciata a Il Tempo.

Un impegno solidale che precede la pandemia

Il contributo di Farina alla salute pubblica non è iniziato con il Covid. Già pochi mesi prima dello scoppio della pandemia, insieme al fratello Mario — allora azionisti di maggioranza in Netweek — Vittorio farina aveva promosso un’iniziativa solidale ospitata a Villa Walter Fontana, a Capriano di Briosco (MB) in collaborazione con la onlus "Cancro Primo Aiuto" per far conoscere le attività dell’associazione. Tra i partecipanti figuravano il governatore lombardo Attilio Fontana, anche presidente onorario della onlus, e il leader della Lega Matteo Salvini.

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