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No alla rivoluzione toponomastica: i cittadini fanno ricorso al Tar

Non si ferma il comitato promotore della raccolta firme, avviata a Montorfano contro il cambio dei nomi delle vie

No alla rivoluzione toponomastica: i cittadini fanno ricorso al Tar
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«No alla rivoluzione toponomastica in paese: faremo ricorso al Tar». Non si ferma il comitato promotore della raccolta firme, avviata a Montorfano contro il cambio dei nomi delle vie: la petizione aveva ottenuto oltre 500 sottoscrizioni in poco più di un mese. La raccolta era stata avviata da Francesco Frigerio, capogruppo di minoranza Noi con Montorfano, con gli ex sindaci Marco Molteni ed Elena Barbavara e l’ex presidente del Consiglio comunale Graziano Salvadè. L’iniziativa era stata messa in campo a seguito dell’annuncio del sindaco Giuliano Capuano di un progetto che mirava a riordinare la toponomastica del paese con l’adeguamento dei numeri civici.

"Un provvedimento inefficace: faremo ricorso"

Dopo la raccolta firme, lo scorso giovedì il comitato promotore si è riunito alla presenza dell’avvocato Claudio Linzola di Milano, che seguirà il ricorso al Tar contro il provvedimento. «E’ nostro intento sottolineare che quanto spiegato dal sindaco Giuliano Capuano come un obbligo legale, in verità, non lo è - sottolinea il professor Salvadè, tra i promotori dell’iniziativa - Oltre a essere un provvedimento inefficace: non si tratta di dare nomi a nuove vie, ma cambiare in modo radicale ben ottanta nomi a delle strade già preesistenti, con tutto quello che ne deriva in disagi e inconvenienze, soprattutto per negozi e locali pubblici ed esercenti del paese. Lo scorso marzo avevamo raccolto numerose firme nonostante una pubblicizzazione dell’iniziativa non amplissima: un risultato significativo che ci ha fatto capire che nessuno, in paese, ha mostrato di pensare qualcosa di positivo in questo cambiamento. Non c’è stata nessuna voce in favore. Inoltre, abbiamo contestato che la questione della rivoluzione toponomastica, oltre a essere inefficace, ha riguardato l’introduzione di nomi, seppur di grande spessore, che non c’entrano nulla col territorio, e di altri scelti con superficialità. Pensiamo si debba tenere conto di tutto questo e che nella scelta dei nomi, in ogni caso, ci debba essere una relazione con il nostro paese e la sua storia». A seguito della riunione di giovedì in cui è stato possibile sottoscrivere la procedura per il ricorso al Tar, il gruppo ha annunciato l’intenzione di avviare l’iter per iniziare la battaglia legale contro il cambiamento delle vie.

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