A un anno esatto dall’ultima volta, sono comparse nuove scritte vandaliche sui muri delle abitazioni di via Turati, a Erba. Questa volta a essere presi di mira sono anche i ragazzi dell’associazione Lo Snodo.
Nuove scritte in via Turati
Al momento non è dato sapere se si tratti della stessa mano che lo scorso anno, tra gennaio e giugno, aveva messo a segno cinque raid vandalici su diverse abitazioni cittadine, con scritte che andavano dalle minacce di morte al deputato Eugenio Zoffili, alle bestemmie sui muri dell’oratorio, fino a scritte inneggianti alla liberazione di Alfredo Cospito e altri anarchici. Ma le scritte comparse stanotte sono dello stesso tenore: "Fritto è tutto buono tranne lo sbirro che è buono solo morto" e "Più fasci appesi", con un omino stilizzato sul patibolo, ma si aggiunge anche "Palestina libera" e, soprattutto, la frase "Giù le mani dalle scritte o Lo Snodo brucia". Il riferimento è al progetto dei ragazzi dell’associazione di ripulire proprio quelle scritte che fanno cattiva mostra di sé sui muri del condominio di via Turati da un anno, in programma per sabato.
Foto 1 di 4
Foto 2 di 4
Foto 3 di 4
Foto 4 di 4
Zoffoli: “Nessuno resterà impunito"
Così dichiara il deputato e capogruppo erbese della Lega Eugenio Zoffili, Vice Coordinatore regionale della Lega in Lombardia: “La Città di Erba è stata purtroppo nuovamente colpita da gravi atti di matrice anarchica con scritte che sono apparse questa notte nel centro cittadino. Questo raid, che segue una serie di simili episodi anche con le note minacce di morte nei miei confronti, rappresenta un attacco diretto non solo al decoro urbano, ma anche ai valori condivisi dello Stato, delle Forze dell’Ordine e della Chiesa Cattolica che sono propri della nostra comunità erbese. Oltre a condannare fermamente quanto accaduto, questa mattina ho sentito telefonicamente il Prefetto di Como e il Comandante provinciale dei Carabinieri che stanno lavorando con grande professionalità al caso e ho avuto un colloquio con i miei legali per ulteriori valutazioni rispetto alle denunce già depositate. La mia solidarietà agli erbesi colpiti dal raid e nei confronti di tutti coloro che sono stati insultati e gravemente minacciati, ora e in passato, da questi criminali anarchici che sui nostri muri hanno rappresentato dissenso anche contro la Proposta di Legge della Lega, di cui sono primo firmatario alla Camera dei Deputati, per la reintroduzione del servizio civile e militare in Italia. Una cosa è certa: nessuno di questi delinquenti anarchici resterà impunito. Li aspetto in Tribunale dove saranno chiamati a pagare un conto salato di fronte alla Giustizia per quanto fatto”.