Nuovo Dpcm, restrizioni fino a dopo Pasquetta. Chiusure in vigore dal lunedì
Resta il sistema dei colori, anche se sarà affinato. Domani, venerdì 26 febbraio, una prima bozza del documento sarà inviata alle Regioni. Portavoce unico per il Cts.
Un nuovo corso costruito su chiarezza, condivisione, comunicazione che gioca d’anticipo. Il Dpcm per la lotta al Covid del neonato Governo Draghi sembra improntato a una continuità di base con il lavoro fatto in precedenza, limando però le tante imperfezioni per tempi e modi di attuazione delle misure. Cambia il metodo insomma.
Il sistema dei “colori” resta
Il sistema dei colori delle zone in Italia nell’emergenza Covid restano. Sarà affinato, ma probabilmente non con il decreto in arrivo: ci vorrà un tavolo tecnico. Però, «per rendere più agevole la programmazione delle attività economiche, le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì», come assicurato dalla ministra delle Autonomie Mariastella Gelmini all’incontro con le Regioni e gli Enti locali. Che già domani, 26 febbraio, conta di fare avere una prima bozza del Dcpm alle Regioni.
Restrizioni fino a dopo Pasqua
Il nuovo Dpcm entrerà in vigore il 6 marzo e scadrà il giorno dopo la Pasquetta per evitare rischi in vista delle festività. Verranno istituite le zone arancione scuro, che andranno insieme alle zone rosse locali, da incentivare al posto di quelle regionali, nei casi in cui si renda necessario. La comunicazione delle misure ai cittadini verrà fatta con largo anticipo. E i ristori dovranno essere resi più veloci.
Le regole del nuovo Dpcm
Si vuole insomma implementare il confronto con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita. Si sta anche lavorando per riaprire i luoghi della cultura, superato marzo però. Coprifuoco, obbligo di mascherine anche all’aperto e distanziamento non si toccano. La proroga al divieto di spostamento tra Regioni fino al 27 marzo è già stata decisa, così come quello di visite nelle abitazioni private di parenti e amici in zona rossa e arancione scuro. Per quanto riguarda gli spostamenti nelle seconde case, si ipotizza un divieto per quelli in zona arancione scuro o rossa. Per le scuole la palla passa alle Regioni, che decideranno in autonomia.
Il Cts
Cambiamenti in arrivo per il Comitato tecnico scientifico, come annunciato dal ministro Speranza. Ha confermato che il Governo cercherà di rendere l’organismo «più agile e tempestivo». Il numero dei membri sarà ridotto e ci sarà un portavoce unico.
I ristoranti non apriranno la sera
Niet alle richieste di Salvini e Bonaccini: l’apertura serale dei ristoranti in fascia gialla non appare imminente. Troppo alto, secondo gli scienziati, il rischio causato dalla circolazione delle persone e soprattutto dagli assembramenti.
Piscine e palestre
Palestre e piscine continueranno a rimanere chiuse. Si sta valutando la possibilità di autorizzare esclusivamente le lezioni individuali, ma anche in questo caso la scelta sarà legata all’andamento dei contagi.
Cultura
Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha chiesto al Cts un parere affinché i musei, i parchi archeologici e le mostre possano aprire anche nel fine settimana. E per il 27 marzo, giornata mondiale del teatro, il ministro vorrebbe pure la riapertura di cinema e teatri, con un protocollo estremamente severo: mascherina Ffp2 obbligatoria sempre, biglietti nominativi prenotati online per consentire il tracciamento ed evitare il pagamento alle casse, sanificazione al termine di ogni spettacolo, ultima visione entro le 22, ingressi contingentati. La risposta arriverà domani, venerdì 26.