Tavernola

Oltre a caffè, si vendeva cocaina in un locale: arrestata una 27enne

Denunciato in stato di libertà il fidanzato di 29anni con cui gestiva il bar.

Oltre a caffè, si vendeva cocaina in un locale: arrestata una 27enne
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Nei guai due fidanzati e gestori di un bar a Tavernola: non solo caffè, ma anche cocaina. La Polizia di Stato opera un arresto e una denuncia in stato di libertà.

Arresto e denuncia

La Polizia di Stato, coordinata della Procura della Repubblica di Como, ha arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, una 27enne comasca residente a Monte Olimpino, che gestiva un bar di Tavernola (CO) assieme al fidanzato 29enne di origini albanesi, residente a pochi passi dal locale, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per il concorso nel medesimo reato. Gli investigatori della Squadra Mobile di Como, da qualche settimana avevano notato un insolito “viavai” di persone che entravano ed uscivano troppo velocemente dal bar, destando il sospetto che in verità vi fosse in atto un’attività di spaccio di droga.

Aran, cane antidroga, ha trovato la cocaina

Ieri, giovedì 3 ottobre, infatti, la Mobile ha organizzato un servizio documentando le ennesime frequentazioni e procedendo ad alcuni riscontri oggettivi, raccogliendo le prove dello smercio di droga messo in pratica nel tempo dai due fidanzati, gestori del bar. Durante il controllo, nel locale era presente solamente la 27enne di Monte Olimpino, mentre il fidanzato albanese si trovava nella sua vicina abitazione di Tavernola. L’uomo è stato richiamato dagli agenti per presenziare alla perquisizione che stava per iniziare nel suo bar. Per l’ispezione i poliziotti hanno richiesto anche la collaborazione di un’unità cinofila della Guardia di Finanza, che interveniva con Aran, un abilissimo cane antidroga. Ad Aran è bastato davvero poco per individuare uno scaffale posto nel retro del bar, dove all’interno di una scatola di cartone sono stati rinvenuti 23 involucri termosaldati con del cellophane bianco, contenenti cocaina per un peso complessivo di 14,30 grammi. Un ulteriore involucro da mezzo grammo era invece nella diretta disponibilità della 27enne comasca che stava dietro al bancone del bar.

Questura e processo

Portati entrambi in Questura, sono stati identificati con precisione e quindi, vista la tipologia del reato e la composizione del confezionamento dello stupefacente, la 27enne arrestata in flagranza di reato per spaccio di sostanze stupefacenti mentre il 29enne albanese è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per concorso nel medesimo reato. Avvisato delle attività svolte e dell’avvenuto arresto, il Pubblico ministero di turno ha disposto di trattenere la ragazza di 27 anni presso le camere di sicurezza della Questura, fissando il suo processo per questa mattina alle 11.

 

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