Per i vaccini obbligatori poco più di 200 i bambini segnalati nel Comasco

Passata la scadenza del 20 marzo per la consegna degli elenchi dei bambini inadempienti si torna a parlare di vaccinazioni.

Per i vaccini obbligatori poco più di 200 i bambini segnalati nel Comasco
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Sono 228 i bambini e ragazzi nel Comasco segnalati come inadempienti dalle scuole per quel che riguarda i vaccini obbligatori.

Vaccini obbligatori: i dati di Ats Insubria

Ats Insubria, passata la scadenza del 20 marzo per la consegna da parte delle scuole degli elenchi degli inadempienti, rende noti i dati. Per quel che riguarda il territorio comasco, all'interno del servizio di Asst Lariana, sono 228 i minori tra 0 e 16 anni segnalati. Nello specifico 16 alla scuola dell'infanzia, 89 alla scuola primaria, 114 alla secondaria di 1° grado e 9 in quella di 2° grado. Un dato migliore rispetto alle altre Asst del territorio circostante; Asst Sette Laghi ha infatti riscontrato 506 inadempienti mentre Asst Valle Olona 579. Per un totale di 1313 sul territorio di Ast Insubria che comprende Como e Varese.

I DATI DI NOVEMBRE 2017

Questi bambini e ragazzi sono stati segnalati dalle scuole in quanto non hanno prodotto la documentazione così come richiesta ai sensi della vigente legge relativa all’obbligo vaccinale. Si tratta però per il momento di dati indicativi. Nei prossimi giorni infatti i Centri vaccinali procederanno con la verifica di ogni singola situazione per accertare che non ci siano stati errori o dimenticanze. Un modo anche per verificare gli effettivi casi di inadempienza che corrisponda quindi a una precisa volontà di non vaccinare i bambini/ragazzi. Al temine di queste verifiche, si potrà effettivamente dichiarare l’inadempienza all’obbligo vaccinale.

Ats Insubria ad ogni modo fa sapere che "da un primo controllo a campione alcuni nominativi segnalati dalle scuole corrispondono a bambini/ragazzi che, di fatto, risultano in regola con le vaccinazioni, pur non avendo prodotto alla scuola la documentazione nei termini previsti".

I dati in Lombardia

"Secondo gli elenchi forniti alle nostre Ats da 1.965 su 10.729 strutture scolastiche della Lombardia, tra asili nido, scuole materne, elementari, primarie e secondarie, sono complessivamente 25.599 i soggetti fino ai 16 anni che non hanno presentato la documentazione richiesta alla data del 10 marzo in virtù della legga sull'obbligo vaccinale (sono circa 1.500.000 i nati). La scadenza riguardava chi aveva autocertificato a settembre e ottobre di essere in regola con le vaccinazioni e chi si era avvalso dell’autocertificazione della volontà di richiedere ai Centri vaccinali di effettuare le vaccinazioni”.

Lo comunica l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in seguito ai dati forniti sino al 20 marzo dalle 8 Ats della Lombardia dalle strutture scolastiche interessate dalla legge di adempimento all’obbligo vaccinale.

Il commento

"Dei 25.599 - spiega l'assessore - 77 sono gli alunni nella fascia fino ai 3 anni, 1.093 quelli fino ai 6 anni e 24.429 quelli della scuola dell'obbligo dai 6 ai 16 anni. Mentre per le prime due categorie la legge prevede che non possano frequentare fino a quando non si saranno messi in regola, per gli alunni della scuola dell'obbligo scatteranno le procedure per le sanzioni. Ora, comunque -ha sottolineato Gallera -, partiranno le verifiche da parte delle Ats sui nominativi comunicati per accertare la reale situazione. Da alcune analisi a campione già avviate dalle Agenzie tra i 25.599 inadempienti ci sarebbe, infatti, anche qualcuno che pur non avendo presentato la documentazione risulta invece già essere stato vaccinato".

"Ci auguriamo - ha concluso - che il numero si riduca ulteriormente. Regione Lombardia metterà in atto, comunque, prima di giungere alle inevitabili sanzioni previste dalla legge, che possono andare da 100 a 500 euro, tutti gli strumenti necessari per tentare di convincere e far acquisire alle famiglie la consapevolezza che le vaccinazioni sono un atto responsabile da compiere sia per la salute dei propri figli che per il bene della comunità".

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