Piantala con la violenza: il bilancio del progetto dell'associazione Penta

Il progetto dell'associazione marianese Penta ha riscosso grande successo e ha coinvolto diversi Comuni del territorio.

Piantala con la violenza: il bilancio del progetto dell'associazione Penta
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Il progetto "Piantala con la violenza", che ha ricevuto il patrocinio dei Comuni di Cantù, Capiago Intimimiano, Carugo, Cabiate, Lomazzo, Mariano Comense e Seveso, è una campagna contro la violenza de genere. Il suo nome nasce dall'idea di accostare due giornate di  novembre importanti: quella nazionale del 21 detta " giornata degli alberi" e quella internazionale del 25 contro la violenza sulle donne.

Nuovo progetto "Piantala con la violenza"

Dopo mesi di lavoro, incontri ed esperienze insieme alle scuole, l'associazione marianese Penta ha fatto un bilancio del progetto. A prendere parola è il presidente, Rosaria Battaglia.

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"Contro la violenza abbiamo piantato 8 alberi per la vita: cercis siliquastrum detto anche albero di Giuda. La leggenda racconta che sotto questo albero Gesù abbia ricevuto il  bacio del tradimento, e da allora su di esso sbocciano, al tempo di Pasqua, fiori rosa anche sul tronco. Le sue foglie sono a forma di cuore a simboleggiare che l'Amore è forte e può rinascere in altre forme e la speranza di una vita migliore. Vicino all'albero sono state poste targhe commmemmorative ed in alcuni Comuni anche delle panchine rosse, simbolo della campagna antiviolenza e in occasione dell'inaugurazione l'associazione ha chiesto di adottare ogni albero piantato dando la possibilità volontaria a prendersene cura fornendogli acqua nei mesi caldi. Diverse le iniziative che hanno arricchito la campagna: affissione di manifesti, distribuzione ai giovan di  15.000 brochure, sono stat create in occasione di dialogo, divulgate informazioni, distribuite comunicazioni e realizzati eventi anche in collaborazione con gli studenti delle scuole coinvolti: Concerti, mostre, incontri sportivi. Tra di essi la serata al "Green lounge bar" di Montesolaro si è rivelata una bellissima esperienza per tutti. Un occsione che abbiamo volutamente realizzato in un contesto giovane, a diretto contatto mentre dedicavano il loro tempo all'"Apericena". Un'esperienza insolita per noi, ma sopratutto per loro che dopo un 'inziale sorpresa hanno lasciato spazio all'attenzione e all'interesse contribuendo a creare un'atmosfera coinvolgente. In date diverse nelle scuole superiori di Mariano, Cantù, Lomazzo e Seveso siamo stati presenti per un tempo di tre ore, ospiti nelle aule magne oppure nei teatri messi a disposizione. Con i ragazzi ha interagito Simone Savogin, pluricampione di Poetry Slam, che ha tenuto una performance di 60 minuti sensibilizzando i ragazzi sull'importanza della non violenza. Sono seguite le testimonianze dirette di donne coraggiose che hannno raccontato le loro storie dolorose e questo ha portato i giovani ad interrogarsi, a riflettere, a prendere coscienza che la violenza sulle donne non è solo un dramma sociale del passato ma anche, purtroppo del nostro presente. Sentire il racconto dichi ha vissuto sulla propria pelle i maltrattamenti fisici e psicologici, li ha profondamente coinvolti e li ha spinti a sapere di più ed ad attivarsi per aiutare, una risposta che ci spinnge a credere che la strada intrapresa sia giusta".

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