Piattaforma ecologica, minoranza critica: "Fermate il progetto per la nuova discarica"
Giovanni Somaini ("Insieme") chiede di vagliare la possibilità di consorziarsi con un altro Comune
Stop al progetto per vagliare nuove strade e far risparmiare ai contribuenti un milione di euro.
Piattaforma ecologica, minoranza critica
La minoranza del gruppo "Insieme" torna all’attacco della piattaforma ecologica prevista nel comparto di via Galileo Galilei. Per Giovanni Somaini, consigliere di opposizione, infatti, si tratta di un intervento evitabile in favore di soluzioni più efficienti, se non altro in termini economici. "Crediamo che i tempi siano giusti perché l’Amministrazione comunale freni la sua corsa, organizzando un tavolo di lavoro aperto in modo da andare ad analizzare tutte le opportunità - esordisce Somaini - Non c’è più motivo di correre per la creazione di un nuovo ecocentro". Il consigliere fa riferimento ai vari interventi del Comune per mettere a norma la piattaforma ecologica storica, ovvero quella di via Innocenzo XI. "E’ ancora chiusa per la sistemazione - prosegue Somaini - Come succede ormai da mesi, la raccolta avviene, in via provvisoria, con dei cassoni. Per la riqualificazione sono stati spesi 300.000 euro e i lavori sarebbero dovuti terminare, al più tardi, per la fine dell’estate". Come spiegato dal sindaco Ivano Bernasconi, però, si sono riscontrate alcune anomalie alla rete elettrica interna con conseguente necessità di intervento per consentire il corretto allaccio delle pompe di rilancio delle acque fognarie raccolte nelle nuove vasche sotterranee.
"Cercare soluzioni altrove"
"Presumibilmente, l’apertura avverrà dal prossimo anno. Questo significa che si avrà un ecocoentro a norma che darà quindi ossigeno per ragionare con tutta calma su cosa fare in futuro". La minoranza di "Insieme" non è contraria a prescindere alla nuova struttura ma, al netto di questo, protende per differenti strade. "Si parla di un’operazione del valore di un milione di euro in via Galileo Galilei. E’ necessario spendere questi soldi? Perché non pensare di sfruttare delle zone dismesse da riqualificare con un conseguente contenimento dei costi? Ancora meglio sarebbe procedere in sinergia con altri Comuni a noi vicini". Somaini rispolvera il vecchio progetto per siglare una convenzione con Cadorago per l’utilizzo della loro area di gestione dei rifiuti. "Era già tutto pronto, poi Guanzate ha fatto un passo indietro. Sarebbe la scelta migliore per tutti. Nel caso non fosse più percorribile si potrebbe sondare il terreno con altre Amministrazioni: guardiamo cosa ha fatto Oltrona di San Mamette con Appiano Gentile, giusto per fare un esempio. Ci sarebbe un risparmio importante. Il punto è uno: con un ecocentro a norma si ha tutto il tempo di mettere sul tavolo le opzioni disponibili. Auspicabile sarebbe un confronto con l’istituzione di un tavolo aperto".