Piazza De Gasperi la lettera di un residente: "Chi ha sollevato il caso non è l'unico ad essere disturbato"
Basta insulti al residente che ha aperto la questione e rispetto per la decisione del Tribunale.
Sulla questione del coprifuoco su piazza De Gasperi, in redazione è arrivata una mail da un residente della zona che vuole dire la sua sul caso che ha fatto parlare l'intera città di Como.
Piazza De Gasperi: "Il Comune assente"
"Spettabile redazione,
Sarebbe stato auspicabile trovare una soluzione da parte del Comune di Como, giunta Lucini, prima di arrivare a una sentenza del Tribunale. Il comune sarebbe dovuto intervenire prima per tutelare il residente che come ci insegna il codice penale ha diritto al sonno. Il residente della piazza che ha fatto denuncia a difesa dei propri diritti non è l’unico residente ad essere stato disturbato in piazza De Gasperi a tarda notte da schiamazzi, ma è il solo che ha deciso di investire soldi in una lunga causa legale che poi gli ha dato ragione.
L’accaduto dimostra ancora una volta che la politica non è stata presente per capire e risolvere le problematiche dei residenti e dei commercianti ed essere mediatrice sempre tenendo in mano in codice civile e penale. Prima della sentenza auspicavo a un silenziamento della piazza a mezzanotte, che a mio avviso sarebbe stata bastante a risolvere tutti i problemi per i quali si è arrivati fino alla sentenza del tribunale, perché per i ristoranti sembrava meno penalizzante quell’orario e quella soluzione, ma il giudice ha giudicato diversamente da ciò e chi non ha almeno uno studio approfondito del codice non dovrebbe parlare giusto per aprire bocca.
"Basta dare la colpa al residente che ha sollevato la questione"
La gente dovrebbe evitare di mancare di rispetto a quel residente dandogli la colpa assoluta di tutti i problemi, questi dovrebbero provare a vivere sotto qualche bar notturno e rendersi conto per poi aprire bocca. Invece alcuni di loro vivono in villette isolate di campagna mentre quel residente ha investito molti soldi in un immobile tra i più pregiati di Como. Inoltre non sono i turisti che fanno baldoria ma sono comaschi o proprio quelli che vivono in villette isolate che poi vengono qui per far baldoria anche d’inverno.
Questo a dimostrazione che il plateatico incide relativamente sul rumore, è chi sta in piedi in gruppi a bere che fa più rumore, questo a dimostrare la sola riduzione dell’orario per il plateatico non sarebbe bastato a soddisfare il rispetto del codice penale art. 659 che dice 'Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici (1), è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a trecentonove euro".
Articolo del quale la Cassazione con sentenza n. 31279/2017 ha chiarito che 'In tema di immissioni sonore, deve ritenersi sussistere l'illecito amministrativo ove si verifichi solo il mero superamento dei limiti differenziali". Questo significa che basta che qualcuno faccia superare il limite e scatta la violazione, sia uno con un trombone che 100 con la voce alta.
"Inutile paragonare Como alla riviera adriatica"
Chi paragona la movida della costa adriatica con Como non ha alcuna conoscenza della costa adriatica né di Como perché parliamo di paesi poco popolati che si riempiono durante l’estate dei turisti, se c’è casino in alcune zone di questi paesini questo viene più tollerato perché la maggior parte dei residenti lavora negli alberghi, ristoranti e bar quindi beneficia dall'indotto mentre di comaschi che lavorano nei ristoranti e bar ce ne sono ben pochi.
Inoltre non si può paragonare il lungo lago di Como gratuito a tutti e il lungo mare dell’adriatico. Infatti in vero lungo mare è sulla spiaggia, solo lì si vede il mare e pagando l’entrata, a gratis non c’è nulla anche se i prezzi degli hotel possono sembrare più bassi. A Como invece si può godere del lago gratis su una panchina, o pagare tariffe di parcheggio estremamente basse come lo stadio che sta a un passo dal lago. Tutte questioni importanti su cui la politica ha da riflette anche per non penalizzare i comaschi che si vedono zone pubbliche sporcate gratuitamente o quasi da turisti che si portano panini da casa e qui non spendono nulla ma usufruiscono di servizi come la spazzatura.
"La gente beve e perde il freno inibitore"
Tornando al nostro discorso principale la magistratura ha emesso una sentenza molto interessante, una via di mezzo tra le due richieste ed inoltre la cosa più importante è il silenziamento della piazza che sarà più importante per la soluzione degli schiamazzi per i quali molti non dormono. Si arriva persino ad avere estranei a fumare, bere e gridare nei nostri cancelli di notte a fumare e a gridare perché quando la gente beve troppo ed è stordita non si rende conto perfettamente di tutto, il freno inibitorio funziona male o salta completamente, quindi non si rendono conto del casino che fanno o che si trovano in proprietà privata a farlo oltre che in strada.
Rispetto per la magistratura che ha applicato il codice, il codice è quel insieme di articoli che ci definiscono una società e non una giungla. Lo sforzo dei magistrati è lodevole e va rispettato, lo stesso vale per le forze dell’ordine, questa gente lavora giorno e notte e anche fuori turno per tutelarci, e sono spesso stati in difficoltà a causa di limitatissimi investimenti dello stato.
"Vogliamo parlare degli ombrelloni che limitano la visuale?"
Per quanto riguarda il dehors coperto di cui si parla da mesi, se fosse una costruzione o come vogliono farlo passare ovvero un arredamento esterno se è davanti alle sole attività e al numero civico dei loro immobili allora sarei neutrale. Se invece è un dehor coperto con tetto unico che prende tutto il plateatico attuale, beh sono contrario e lo dico da proprietario già danneggiato dagli ombrelloni che mi impediscono parzialmente la vista lago.
Gli ombrelloni davanti a piani terra andrebbero limitati se sono davanti ad altre proprietà come nel mio caso. Immaginiamoci una costruzione seppure aperta con una tettoia, una vera schifezza dal punto di vista turistico e inaccettabile dal punto di vista paesistico per i motivi già esposti. Ci sono molte cose per le quali il Comune può occuparsi come trovare una soluzione migliore per la spazzatura a Como e risolvere quel orrore di montagne di marciume che illegalmente alcuni commercianti buttano davanti a immobili di proprietà altrui e che nonostante segnalazioni la passata giunta non fece nulla.
Grazie e cortesi saluti
Giovanni Boyl"