Picchetto d'onore per l'addio al volontario Alfonso Larghi
Folla al funerale celebrato nella chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano.
Picchetto d'onore a Olgiate Comasco per l'addio ad Alfonso Larghi, volontario della Protezione civile e degli Alpini.
Addio a un volontario prezioso
Scomparso domenica, all'età di 73 anni, Larghi era stimato da tutta la comunità olgiatese e non solo, per il suo esperto servizio con la divisa della Protezione civile. Anche tesserato degli Alpini, sempre presente quando c'era da dare una mano in molteplici servizi. Oggi, mercoledì 13 dicembre, il funerale nella chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, celebrato da don Alberto Dolcini.
Il picchetto d'onore
Alpini e Protezione civile schierati prima in chiesa, accanto alla bara. Poi tutti sul sagrato della parrocchiale, col labaro e i gagliardetti, per l'ultimo saluto all'amico. Presenti i gruppi delle Penne nere di Olgiate Comasco, Cagno, Parè e Rodero e la pubblica assistenza Sos, col suo labaro. Tra la folla riunita in preghiera, il sindaco olgiatese Simone Moretti e Luigi Abati, primo cittadino di Beregazzo con Figliaro, paese dove la Protezione civile presta servizio.
"Sei stato come una stella"
Nell'omelia, durante la celebrazione del funerale, don Alberto Dolcini, collaboratore parrocchiale si è soffermato su una profonda riflessione: "Nel momento in cui c'è tanto buio, anche la luce più debole, piccola, è capace di dare una direzione di cammino. Mi piace proprio provare a pensare questo: Alfonso, per tante persone, è stato un po' come una stella, attraverso la dedizione che ha portato avanti nella sua vita nel servizio alla comunità civile, agli amici, alla sua famiglia. Era sempre presente. E' riuscito a illuminare anche le situazioni magari più complesse. Ed è bello pensare, attraverso lo sguardo della fede, che quella luce, così debole e fragile, attraverso la vita dell'uomo può diffondersi, è la luce del Signore. Quando siamo capaci di spendere la nostra umanità mettendola al servizio di chi abbiamo a fianco, che siano i familiari, gli amici o un servizio nella comunità, in maniera misteriosa diventiamo portatori della luce del Signore. Allora è una cosa bella che, la memoria di Alfonso, l'affetto, la vicinanza che tanti di noi hanno condiviso con lui, può insegnarci. Ci viene consegnata agli occhi della fede. Ecco, non smettiamo di essere stelle. Impariamo, animati dalla fede, a starci accanto gli uni con gli altri. Questo diventa quella via così umana eppure così divina attraverso la quale siamo capaci di sollevare in alto il nostro capo e anche di vincere quella fatica che le prove della vita molte volte inseriscono nel nostro cuore".
Il grande grazie degli amici della Protezione civile e degli Alpini
Al termine del funerale, un volontario della Protezione civile ha letto parole di gratitudine rivolte ad Alfonso Larghi. Poi la preghiera dell'alpino letta da Alessandro Fumagalli, capogruppo delle Penne nere.