Il problema

Pochi bambini iscritti, salta la prima ad Albiolo: trasferimento a Valmorea

Sono solo 12 gli alunni albiolesi che inizieranno il loro percorso alla primaria a partire dal mese di settembre.

Pochi bambini iscritti, salta la prima ad Albiolo: trasferimento a Valmorea
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E’ ufficiale: pochi bambini, niente prima elementare ad Albiolo.
Alla fine, i sospetti si sono rivelati fondati: le iscrizioni pervenute all’istituto comprensivo non sono state sufficienti alla creazione di una sezione. Come dimostrato dall’esito di un’indagine anagrafica, i bambini albiolesi nati nel 2018 sono solo 13, un numero insufficiente per comporre una classe di almeno 15 studenti. Con la chiusura delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico (2024-2025), il 10 febbraio, i dubbi sono stati confermati: Albiolo non avrà la classe prima, perché si sono iscritti solo 12 bambini.

Una riunione per informare le famiglie

Vista l’eccezionalità della situazione, il 20 febbraio, il dirigente scolastico Massimiliano Branchini ha indetto una riunione per informare personalmente le famiglie coinvolte. Affiancato dal sindaco di Albiolo Rodolfo Civelli e dalle referenti dei due plessi Laura Taffurelli e Alessia Donadini, ha ufficializzato la decisione inderogabile stabilita dall’istituto comprensivo: i 12 bambini di Albiolo verranno uniti ai 24 alunni di Valmorea, in modo da consentire la formazione di due classi prime a Valmorea, composte da 18 alunni ciascuna.
Secondo l’istituto, questa scelta rappresenta un valore aggiunto: avere due classi parallele è una risorsa importante in termini di collaborazione e confronto non solo tra docenti, ma anche tra studenti. "Questa decisione è la più adeguata e corretta per garantire un ottimo svolgimento della didattica - spiega Civelli, primo cittadino di Albiolo - Stiamo collaborando con l’Amministrazione di Valmorea per offrire un servizio congiunto per la mensa, per il pre e postscuola, ma anche per il servizio di trasporto. Le informazioni definitive verranno fornite verso la fine dell’attuale anno scolastico, quando sapremo con esattezza quanti bambini usufruiranno dei servizi. In ogni caso, riteniamo che questa soluzione sia la migliore".

Preoccupati i genitori

I genitori non sono della stessa opinione: "Sono molto amareggiata - interviene una mamma di un bambino iscritto alla prima elementare - L’aspetto più deludente è che non siamo stati minimamente coinvolti nella decisione. Se avessimo unito le forze, avremmo potuto trovare una soluzione alternativa per salvare la nostra prima. Mancano solo tre bambini per formare una classe da 15, ma la possibilità di convincere tre famiglie a modificare l’iscrizione non è stata neanche lontanamente contemplata. Per una famiglia, questa scelta comporta seri disagi organizzativi, logistici ed economici. Senza contare il dispendio di tempo e energie, è una spesa economica considerevole per coloro che devono necessariamente ricorrere al trasporto per raggiungere Valmorea, mentre potrebbero facilmente arrivare al plesso albiolese senza usufruire di alcun mezzo. La situazione si complica per le famiglie con due figli: se la scuola dovesse tornare ad Albiolo, dovrei accompagnare uno a Valmorea e uno ad Albiolo. Ma ancora più grave, è il pensiero di dover dividere i miei figli: pur non essendo nella stessa classe, essere nella stessa scuola è un punto di riferimento fondamentale quando sono così piccoli, perché possono contare l’uno sull’altro".
Le stesse perplessità vengono condivise anche da altri genitori, che esprimono il loro disappunto. "In questi due anni, abbiamo accettato di cambiare plesso per migliorare la scuola di Albiolo - afferma un’altra mamma - Ma se continua a non essere utilizzata, il Comune disincentiva la voglia di alimentare la vita di paese. Avrebbero potuto fare molto di più per mantenere la classe dei nostri bambini. Ma il vero problema è la mancanza di chiarezza: l’Amministrazione non fornisce  informazioni precise. Non abbiamo ricevuto indicazioni soddisfacenti in merito al possibile ritorno e al servizio di trasporto. Continuiamo a fare domande senza ricevere risposte. Chiediamo solo un po’ di certezze".

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