Poste, tornano l'orario pieno a Olgiate e più aperture in altri 8 uffici postali
Inoltre il codirettore generale ha chiesto che i dipendenti vengano vaccinati il prima possibile.
Poste Italiane ha previsto un graduale e costante ripristino dell’offerta dei servizi su tutto il territorio nazionale, con un progressivo ampliamento dell’operatività degli uffici postali, pur nella attuale emergenza pandemica. A partire da lunedì 15 febbraio, altri uffici postali della provincia di Como torneranno ad osservare orari e giorni di apertura secondo le modalità di offerta previste prima dell’avvento della pandemia e altri amplieranno l’attuale apertura.
Poste, tornano l'orario pieno a Olgiate e più aperture in altri 8 uffici postali
In particolare l’ufficio postale di Olgiate Comasco ripristinerà il doppio turno, tornando disponibile per la clientela dal lunedì al venerdì dalle 8:20 alle 19,05, il sabato fino alle 12:35. Torneranno alla consueta apertura su sei giorni settimanali, dagli attuali tre, gli uffici di Arcellasco, Argegno, Bellagio, Caslino d’Erba, Pellio Intelvi e Novedrate. Infine gli uffici di San Giovanni di Bellagio e Casasco d’Intelvi passeranno da uno a due giorni di apertura, in attesa di una prossima riapertura completa su tre giorni settimanali.
L’Azienda ha avviato un programma di screening con tamponi rapidi che coinvolge, su base volontaria, circa 480 dipendenti degli uffici postali della provincia allo scopo di individuare per tempo eventuali casi di positivi asintomatici al Covid-19 limitando così il diffondersi del contagio. Poste Italiane ha inoltre chiesto per i dipendenti che svolgono la loro attività a contatto con il pubblico l’accesso prioritario alla campagna di vaccinazione in corso: “Chiediamo priorità nella vaccinazione per i nostri dipendenti in prima linea – ha dichiarato il Condirettore Generale Giuseppe Lasco – per i nostri lavoratori l’Italia è sempre stata zona bianca”.
Inoltre, negli uffici postali della provincia di Como, sono stato installati dei termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea, davanti ai quali i clienti devono sostare pochi secondi prima di poter accedere nella sala al pubblico. L’accesso viene interdetto nel caso di temperatura rilevata superiore ai 37.5°.