Prete comasco accusato di abusi a processo. La Diocesi di Como in prima linea nelle indagini
I presunti fatti furono segnalati nel 2013 e erano precedenti al 2012.
Il Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato Vaticano, con provvedimenti del 16 e 17 settembre, ha chiesto il rinvio a giudizio rispettivamente del comasco don Gabriele Martinelli, con l'accusa di abusi sessuali che sarebbero avvenuti nel Preseminario San Pio X in anni precedenti il 2012, e di don Enrico Radice, rettore del Preseminario all'epoca dei fatti, con l'accusa di favoreggiamento. Ciò è stato reso possibile direttamente con un apposito provvedimento dello scorso 29 luglio di Papa Francesco, che ha rimosso la causa di improcedibilità.
Prete comasco accusato di abusi
Dalla Diocesi di Como spiegano: "All’epoca dei presunti fatti Gabriele Martinelli frequentava il Preseminario San Pio X in Vaticano e non aveva ancora presentato la richiesta di ammissione agli Ordini Sacri. I presunti fatti furono segnalati nel 2013 e ritenuti infondati nel 2014 dalle autorità ecclesiastiche che espletarono gli accertamenti in merito. Quando fu ordinato diacono il 29 novembre 2016 e presbitero il 10 giugno 2017, tutte le valutazioni sulla personalità dell'ordinando erano positive e tra la documentazione prodotta non risultava alcun parere negativo, nemmeno da parte di coloro che erano a conoscenza delle accuse rivoltegli anni prima".
Quindi la nota precisa: "Quando nel novembre del 2017 sono emersi nuovi elementi, la Diocesi di Como è stata delegata dalla Santa Sede a espletare un’indagine previa. Affinché tutte le prove fossero esaminate nella loro effettiva consistenza, sono stati acquisiti numerosi documenti e sono state convocate pressoché tutte le persone che apparivano direttamente informate sui fatti oggetto di accertamento; di queste, la maggior parte ha risposto all’invito – limpido indice di fiducia nella giustizia canonica – e ha reso formale testimonianza. In plurime audizioni si è assicurato costante ascolto, primariamente a coloro che in questa triste storia si sono sentiti lesi".
E ancora: "L’indagine delegata alla Diocesi si è conclusa entro pochi mesi e nel maggio del 2018 il relativo fascicolo è stato consegnato alla Santa Sede per il prosieguo rituale della procedura; in seguito è stata offerta la più ampia collaborazione al Promotore di Giustizia della Città del Vaticano, anch’egli impegnato nel delicato compito di vagliare le responsabilità personali".
E conclude: "Sin dall’emersione dei nuovi rilievi, in via cautelativa don Gabriele Martinelli era stato limitato nell’esercizio del ministero e sospeso dallo svolgimento di attività pastorali coinvolgenti minori e adulti vulnerabili, provvedimento che resta in vigore. Misure analoghe sono state assunte nei confronti di don Enrico Radice".
TORNA ALLA HOME E GUARDA TUTTE LE ALTRE NOTIZIE IN MENU