la denuncia

Prima una lite tra detenuti, poi l'aggressione a un agente. Uilpa: "Al Bassone carenze d’organico e fatiscenze strutturali"

Inoltre il sindacato denuncia la presenza di detenuti con problemi psichiatrici che avrebbero bisogno di apposite figure non presenti nel penitenziario.

Prima una lite tra detenuti, poi l'aggressione a un agente. Uilpa: "Al Bassone carenze d’organico e fatiscenze strutturali"
Pubblicato:
Aggiornato:

Il nuovo anno non ferma il bollettino di guerra della Casa Circondariale di Como, un bollettino che - da ottobre ad oggi - ha visto 17 agenti ricorrere alle cure del Pronto Soccorso o della Guardia Medica in seguito ad aggressioni maturate durante l’espletamento del servizio.

Prima una lite tra detenuti, poi l'aggressione a un agente

"E’ infatti notizia di ieri sera (giovedì 20 gennaio 2022, Ndr) che un recluso, resosi protagonista di altri eventi critici nelle recenti settimane, avrebbe aggredito un agente rinomato per il proprio equilibrio e la propria diligenza, colpevole unicamente di non aver ceduto al timore delle minacce e di essersi ostinato a svolgere il proprio lavoro - racconta Dario Esposito, segretario locale della Uilpa Polizia Penitenziaria di Como - La notizia, che ormai sembra esser diventata una tragica routine nell’istituto comasco, fa seguito ad una colluttazione di inaudita violenza che nella stessa giornata è nata fra due detenuti in una sezione e che ha causato un intervento immediato dei colleghi presenti per evitare tragiche conseguenze".

"Questa ennesima aggressione non può che condurre ad una riflessione sui rischi professionali che gravano sui poliziotti penitenziari comaschi, rischi che vanno al di là di quanto sarebbe legittimamente accettabile e che scontano carenze d’organico, fatiscenze strutturali e la presenza di tipologie di detenuti che l’Istituto potrebbe probabilmente non essere nelle condizioni di gestire - prosegue Esposito - Infatti sebbene la Casa Circondariale di Como venga considerata sede di arrivo di reclusi affetti da problemi psichiatrici, non si dispone della presenza H24 di psichiatri né si può ben dire che la presenza attuale degli stessi è pari a quanto sarebbe invece auspicabile. Non meglio si può dire per quanto riguarda l’aspetto strutturale-architettonico della struttura, con una sezione infermeria che sacrifica molto sul tema sicurezza con celle attigue o vicine agli ambulatori in cui medici, infermieri e specialisti ricevono i pazienti di altre sezioni detentive".

"Queste lacune, già gravi, vengono acuite da una carenza impressionante nei ruoli Ispettori e Sovrintendenti, ruoli cardine che dovrebbero fungere da coordinatori di reparto e preposti - conclude il segretario Uilpa - La segreteria locale della Uilpa Polizia Penitenziaria, nel far gli auguri di pronta guarigione al collega aggredito, non può che invitare tutta la parte sana della società a prender coscienza dei sacrifici richiesti quotidianamente ai poliziotti penitenziari".

Seguici sui nostri canali