Primaria Capiago: salta la classe prima
Di contro saranno due le sezioni che prenderanno il via alla elementare di Intimiano.
Primaria Capiago: salta la classe prima.
Primaria Capiago: salta la classe prima
Niente classe prima alla scuola primaria di Capiago. I bambini iscritti infatti sono stati solo 6, troppo pochi per costituire una classe per la quale il Provveditorato ha categoricamente stabilito un minimo di quindici studenti. A fronte del venir meno di una classe a Capiago, però, saranno due quelle presenti nella scuola primaria di Intimiano, una in più quindi rispetto agli anni precedenti.
La situazione
A illustrare la situazione è stato il sindaco Emanuele Cappelletti: "Devo fare una premessa. La competenza in merito alla formazione delle classi non è ovviamente in carico al sindaco. Il Comune mette a disposizione dell'istituto comprensivo mezzi, stabili e paga le utenze. Tutto il resto spetta alla dirigenza scolastica. Ciò nonostante, come primo cittadino ho attenzionato fin dall'inizio la questione, ossia da febbraio-marzo. Ho cercato di capire come mai ci fossero numerose iscrizioni alla scuola di Intimiano e molto poche a Capiago. Tra le ipotesi anche il trend inverso quanto al numero di ore a scuola, dal momento che a Intimiano la settimana scolastica è organizzata sulle 28 ore, mentre a Capiago sulle 40 ore. E in effetti le richieste nell'ultimo periodo delle famiglie tende a non essere quella del tempo prolungato. Allora il primo tentativo è stato quello di portare anche la scuola di Capiago a 28 ore".
Tentativo fallito
Ma questo tentativo non è bastato a spostare una parte delle iscrizioni da Intimiano a Capiago. "Circolava la voce che ci fossero cittadini di Capiago che volessero iscrivere i figli a Intimiano. Allora sono andato a verificare anche questo aspetto della vicenda, che però non corrisponde al vero dal momento che solo 6 famiglie di Capiago dovevano iscrivere i propri figli. A questo punto la direttiva del Provveditorato è stata chiara: la classe non poteva avere meno di 15 studenti. Pertanto la classe a Capiago non poteva essere costituita".
Due classi a Intimiano
Il sindaco ha quindi aggiunto: "Occorre fare una precisazione, però. In realtà anche i numeri dei soli bambini residenti in paese non sarebbero bastati per costituire due classi, neppure a Intimiano. Siamo stati letteralmente salvati da 9 bambini residenti al di fuori del paese, che sono stati iscritti nella nostra scuola. Solo così siamo arrivati a un numero sufficiente per costituire due classi. Altrimenti i bambini in esubero sarebbero stati dirottati in scuole di paesi limitrofi. Peraltro un mese fa io e l'assessore all'Istruzione abbiamo incontrato i genitori non residenti, per vedere con loro se era possibile iscrivere i loro figli a Capiago, così garantendo una classe prima in entrambi gli istituti. Ma non è stato possibile perché ciascuna famiglia aveva motivazioni più che valide per iscrivere il proprio figlio a Intimiano".
Il futuro
Il primo cittadino ha voluto fare una riflessione sulla situazione scolastica in paese: "Siamo un Comune di circa 6mila abitanti. Il fatto di non riuscire, con i soli bambini del paese, a formare due classi prime deve far riflettere l'Amministrazione comunale, i cittadini e le istituzioni scolastiche. Io so che la scuola è certamente d'eccellenza, sia come didattica sia come infrastrutture che stiamo peraltro rinnovando totalmente. Sono scuole all'avanguardia. La domanda che occorre farsi, allora, è perché c'è questa dispersione scolastica. Perché i bambini ci sono, ma molte famiglie preferiscono iscriverli fuori paese. Allora voglio partire con dei percorsi condivisi dalla prescolastica alla scuola dell'obbligo. Inizieremo per esempio con la scuola dell'infanzia paritaria Ariberto da Intimiano. L'obiettivo è quello di far conoscere le nostre scuole ben prima del giorno in cui si svolge l'open day, attraverso iniziative condivise che consentano ai bambini di integrarsi nella scuola ben prima delle iscrizioni. E' un tentativo per cercare nei prossimi anni di costruire le classi nelle nostre scuole con i bambini che risiedono in paese e non solo grazie alla presenza dei non residenti".