Prosciutto nel venerdì di Quaresima: scoppia la polemica nella primaria di Grandate

La Commissione Mensa aveva avallato la proposta della componente genitori per modificare il menù servito ai 100 scolari spostando al venerdì i piatti a base di pesce.

Prosciutto nel venerdì di Quaresima: scoppia la polemica nella primaria di Grandate
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"E adesso chi lo dice al prete?". Così scrive la pagina Facebook La Coccinella Parlante raccontando che oggi, nella mensa della scuola primaria di Grandate, ai bambini è stato servito il prosciutto cotto. Niente di strano se quello di oggi non fosse un venerdì di Quaresima.

Il prosciutto è servito nel venerdì di Quaresima

Sulla pagina Facebook si legge: "Nessuno avrebbe detto nulla, ma ci era parso di capire che con decisione condivisa e unanime la Commissione Mensa aveva avallato la proposta della componente genitori per modificare il menù servito ai 100 scolari spostando al venerdì il merluzzo o i bastoncini di pesce proprio per salvaguardare la tradizione cristiana. La proposta fu benedetta, con tanto di encomio pubblico, dal parroco don Roberto Pandolfi in una delle ultime riflessioni pubblicate sul sito della Parrocchia".

"Ci sembrava una proposta condivisa..."

Il consigliere Dario Lucca che è anche uno dei due genitori in seno alla Commissione Mensa ha commentato: "Non ho ancora visto mia figlia e quindi non sono direttamente informato di quel che hanno servito oggi in mensa a scuola. La nostra proposta per rispettare la tradizione di magro nei Venerdì di Quaresima era stata condivisa da tutti i membri della Commissione e persino la ditta appaltatrice del servizio comunale si era resa disponibile a qualche spostamento di pietanze. Non voglio credere che oggi gli scolari hanno mangiato carne. Se così risulterà chiederò lumi e spiegazioni martedì direttamente al Presidente della Commissione che è pure l'assessore alla Pubblica Istruzione Alberto Peverelli. Non mi accontenterò della giustificazione che potrebbe essere stata tutta colpa della burocrazia. La salvaguardia delle nostre tradizioni cristiane non può e deve essere affidata ad un burocrate di turno".

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