Protesta degli agricoltori, 70 firme raccolte durante il presidio
Rivendicazioni per tutelare chi lavora la terra e intervenire anche contro il proliferare della fauna selvatica.
La protesta degli agricoltori, mobilitatisi domenica 25 febbraio a Olgiate Comasco, ha rinsaldato le convinzioni e le rivendicazioni.
Protesta con i trattori
Erano annunciati 31 trattori e alla fine, nel parcheggio del negozio "Aemme", in via Don Anacleto Brachetti, la mobilitazione ha sortito effetto. L’invito ad aderire era abbinato all’esigenza di dare un segnale di esplicito appoggio alle rivendicazioni degli agricoltori italiani. "Siamo un gruppo di appassionati di agricoltura e trattori - fa sapere Mauro Catapane, 37 anni, residente ad Appiano Gentile, affiancato nell’organizzazione da Lisa Bernasconi di Olgiate Comasco - L’agricoltura non è la nostra attività primaria ma con la manifestazione abbiamo voluto dare il nostro sostegno alle battaglie degli agricoltori". Dal problema del prezzo del gasolio al tema dei fitosanitari, dai costi delle materie prime alla svalutazione dei prodotti della terra: nodi da sciogliere.
La raccolta firme
L’appello a partecipare al presidio era finalizzato anche a una raccolta firme. "La giornata di domenica è stata veramente importante - sottolinea Catapane - Siamo arrivati alle 13 a raccogliere circa 70 firme, tra cui agricoltori, amici e anche gente che, passando in macchina e avendo visto i nostri striscioni, ha deciso di fermarsi per un saluto, un supporto e una stretta di mano. Abbiamo avuto l'onore di avere come ospite i sindaci di Olgiate Comasco Simone Moretti e di Oltrona di San Mamette Aurelio Meletto e la parlamentare europea Silvia Sardone".
Allarme fauna selvatica
Tra le richieste alle istituzioni, anche quella di interventi concreti contro i danni provocati dal proliferare della fauna selvatica. Emblematico uno degli striscioni esposto durante il presidio di protesta degli agricoltori: "Meno cinghiali, più raccolto".