Qualità della vita 2018: Como precipita in classifica
La classifica inquadra la situazione del benessere attraverso 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree.

Nella classifica del Sole42ore Como fa quattro passi indietro nel rapporto sulla qualità della vita nelle città italiane.
Qualità della vita 2018: Como precipita in classifica
Nel 2017 la nostra città si trovava al 32esimo posto in classifica, superando i cugini di Lecco. Quest'anno invece ci si deve accontentare del 36esimo posto in classifica, segno di un peggioramento negli ultimi 12 mesi. A Lecco invece un balzo in avanti da far invidia (si trova infatti al 12esimo posto). Tutte, o quasi le Province lombarde, sono in miglioramento tranne Como e Sondrio. Purtroppo per noi.
Vediamo gli indicatori comaschi nei dettagli
Giustizia e sicurezza
Demografia e società
Ricchezza e consumi
Ambiente e servizi
Affari e lavoro
Cultura e tempo libero
Depositi pro capite
Pil pro capite
Canoni medi di locazione
Consumi
Protesti pro capite
Prezzi medi di vendita delle case
Spesa pro capite in viaggi/turismo
Imprese registrate
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione giovanile
Impieghi su depositi
Quota di export sul Pil
Startup innovative
Gap retributivo di genere
Ecosistema urbano
Home banking
Rischio idrogeologico
Spesa sociale degli enti locali per abitante
I city rate
Speranza di vita media alla nascita
Indice climatico di escursione termica
Laureati per provincia di residenza
Tasso natalità
Indice di vecchiaia
Saldo migratorio interno
Tasso di mortalità
Milano al top
La classifica inquadra la situazione del benessere attraverso 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree ovvero Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Demografia e società, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero. A vincere per la prima volta è Milano. Milano va benissimo negli indicatori reddituali e vince l’iCityrate del Forum Pa come migliore smart city. Seconda per prezzo medio di vendita delle case, ma ultima per il costo medio degli affitti. È al terzo posto per tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni (pari al 69,5%). Nota dolente? E' tra le città più litigiose e meno sicure del Paese, seconda solo a Napoli per le rapine.
Fanalino di coda
In coda alla graduatoria, invece, si trova Vibo Valentia. I motivi della resa sono l'ultimo posto per durata media dei processi e una delle più basse spese dei Comuni per minori, disabili e anziani.