Quasi 8 euro per una mascherina. Da Ponte Chiasso: "Servono controlli sui prezzi". La farmacia: "E' riutilizzabile"
Il punto di vista del presidente dell'Ordine dei Farmacisti comaschi: "Farmacie vittime delle speculazioni, serviva un prezzo imposto".

Quasi 8 euro per una mascherina in cotone. La denuncia da Ponte Chiasso: "Servono controlli sui prezzi".
Quasi 8 euro per una mascherina in cotone
Tempi difficili per tutti e trovare il cosiddetto "giusto mezzo" o nello specifico il "giusto prezzo" non è sempre semplice. Questa mattina, mercoledì 8 aprile, è arrivata infatti alla nostra redazione una segnalazione dal referente dell'Assemblea Como Nord Eddie Marconi di Ponte Chiasso.
"Mi sono recato questa mattina alla farmacia del quartiere per acquistare una mascherina e ho pagato 7,90 euro (iva al 22% compresa) per una mascherina in cotone - spiega Marconi - E' stato ordinato a tutti di coprirsi il volto in caso di uscita da casa ma nessuno, che io sappia, fa controlli sui prezzi delle mascherine?".
Marconi fa un discorso molto semplice quanto importante: "Se tutti dobbiamo avere la mascherina per uscire di casa significa che si tratta di una necessità: allora perché non sono stati imposti dei prezzi minimi e massimi per la vendita di questo strumento? So che verranno distribuite prossimamente delle mascherine gratuitamente a chi è più in difficoltà ma io, come molti altri, non sto lavorando per l'emergenza e significa che non guadagno. Quindi viste le oggettive difficoltà economiche credo che sarebbe giusto imporre un prezzo uguale per tutti".
Vista la segnalazione che ci è arrivata abbiamo contattato la farmacia di Ponte Chiasso dove è stata acquistata la mascherina a 7.90 euro per un chiarimento. La dottoressa Isabelle Actis-Dato ci ha spiegato: "Si tratta di mascherine in cotone che possono essere sanificate e riutilizzate per tutto il periodo dell'emergenza. Quando ho dovuto scegliere cosa proporre ai miei clienti l'ho fatto tra queste e quelle in tessuto-nontessuto a 5.90 euro che non possono essere riutilizzate".
La posizione dell'Ordine dei Farmacisti comaschi
Sulla questione, per tentare di fare maggiore chiarezza, abbiamo chiesto un parere al presidente dell'Ordine dei Farmacisti comaschi, Giuseppe De Filippis.
"Mi lasci dire che in tutta questa situazione le farmacie sono le prime vittime perché non hanno ricevuto alcuna indicazione sulla vendita delle mascherine - spiega De Filippis - Oggi l'acquisto di una mascherina è una necessità per tutti, quindi chi di dovere, il Ministero ad esempio, avrebbe dovuto stabilire un prezzo. E' stato invece mantenuto il libero mercato e purtroppo molti fornitori stanno speculando sulla situazione".
Quindi il presidente dei Farmacisti comaschi aggiunge: "Se il farmacista di fiducia non si procura le mascherine, sembra che non si dia da fare per aiutare le persone. D'altra parte se le trova a prezzi alti ed è costretto a rivenderle sopra una certa soglia, non va bene comunque. Senza contare che esistono diversi tipi di mascherine, le FFP2 ad esempio costano molto di più di quelle chirurgiche".
A tutto questo si aggiunge la vicenda delle mascherine gratuite di Regione Lombardia. "Ne aspettavamo 1000 a farmacia, ne sono arrivate 100 - conclude De Filippis - Facile fare le dichiarazioni, meno risolvere la situazione".