Polizia di Stato

“...Questo non è amore”, quattro tele contro la violenza di genere

Il gesto degli alunni del “Setificio” di Como.

“...Questo non è amore”, quattro tele contro la violenza di genere
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I ragazzi, guidati e coordinati dalla loro docente, hanno realizzato quattro pannelli in stile arazzo, ispirati al tema della prevenzione della violenza di genere.

“...Questo non è amore"

Nella mattina di oggi, mercoledì 28 maggio, in Questura a Como, il questore Marco Calì e la dirigente della Divisione Anticrimine Ilaria Serpi, hanno accolto - nell’ambito di un’iniziativa di forte valore simbolico e sociale - gli alunni di classe terza dell’indirizzo Moda dell’istituto "Paolo Carcano", noto come “Setificio", accompagnati dal dirigente scolastico.
I ragazzi, guidati e coordinati dalla loro docente, hanno realizzato quattro pannelli in stile arazzo, ispirati al tema della prevenzione della violenza di genere, affrontato durante un percorso formativo svolto proprio in Questura. Le opere, unite da un filo rosso che simboleggia il destino delle donne e il loro cammino verso la libertà, sono state donate alla Polizia di Stato e collocate nella sala dedicata alle audizioni, allestita nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”: spazio riservato alle donne vittime di violenza, in uso alla Divisione Anticrimine e alla Squadra Mobile della Questura di Como.
L’iniziativa si inserisce nel progetto nazionale “...Questo non è amore”, promosso dalla Polizia di Stato per sensibilizzare l’opinione pubblica - in particolare i più giovani - sul delicato tema della violenza domestica e di genere, fornendo strumenti di prevenzione e promuovendo la conoscenza della rete di supporto attiva sul territorio.

Arte e creatività per denunciare la violenza di genere

Attraverso l’arte e la creatività, gli studenti hanno voluto esprimere vicinanza e solidarietà alle vittime, contribuendo a rendere più accogliente e umano un luogo destinato all’ascolto e alla protezione. Un gesto concreto, che testimonia l’impegno della scuola e delle istituzioni nel promuovere una cultura del rispetto, della consapevolezza e della legalità.
Il Questore ha espresso un sentito ringraziamento agli studenti e ai docenti coinvolti, sottolineando il valore educativo e simbolico dell’iniziativa, che dimostra quanto la collaborazione tra scuola e forze dell’ordine possa dare vita a percorsi virtuosi, a beneficio dell’intera comunità.
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