Rapinano la Snai di piazza Tessitrice a Como, presi i malviventi INCASTRATI DALLE IMMAGINI
Entrambi erano già usciti dall'Italia ma sono stati comunque trovati.

Arrestati i due rapinatori del punto Snai di piazza Tessitrice a Como: il 2 gennaio scorso erano fuggiti con 3900 euro.
Rapinano il punto Snai di Piazza Tessitrice
Era il 2 gennaio scorso, da poco passate le 19, quando il dipendente incaricato della cassa al punto Snai di Como viene assalito da due malviventi. Per diverse ore i due si erano intrattenuti all'interno dell'agenzia di scommesse, giocando alle macchinette, e avevano atteso che il dipendente uscisse dall'ufficio per chiudere la cassa. A quel punto uno dei due lo aveva afferrato per un braccio e immobilizzato mentre il complice si impossessava dell'incasso di giornata. Prima di allontanarsi, i due malviventi avevano inoltre minacciato l'operatore, intimandogli di non avvisare le forze dell'ordine, altrimenti ne avrebbe pagato le conseguenze, facendogli intendere che disponevano di un’arma.



Il lavoro delle Forze dell'ordine
Il dipendente, non facendosi intimorire, ha comunque sporto denuncia. Sul posto sono intervenuti il personale della squadra volante e la squadra mobile di Como. Dalle immagini del sistema di video sorveglianza sono poi state estrapolate alcune immagini. Dopo un’attenta analisi, sono stati individuati dei buoni frame che sono stati distribuiti ai vari uffici, tra cui la Squadra Volante e il Settore Polizia di Frontiera di Ponte Chiasso. Proprio gli operatori della Squadra volante, si sono ricordati di un soggetto con caratteristiche fisco-somatiche simili, arrestato nei primi di dicembre dello scorso anno per un furto di generi alimentari al supermercato Esselunga.
Intuizione giusta: si trattava di uno dei due soggetti responsabili della rapina al punto Snai. Ulteriori ed approfonditi accertamenti investigativi nelle banche dati in uso alle forze di polizia, hanno permesso di rilevare l'identità anche del secondo rapinatore. Sono stati raccolti ulteriori indizi a carico dei due; in particolare si è accertata la loro presenza nel Comune di Como nel giorno della rapina. Il quadro probatorio raccolto è stato ritenuto sufficiente dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Como, che su richiesta della locale Procura, il 23 gennaio ha emesso nei loro confronti di un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere. Si tratta di due soggetti di origini marocchine, con cittadinanza italiana, entrambi 24enni, con precedenti a loro carico e non residenti in questa Provincia.
La ricerca dei due malviventi
Le prime ricerche dei due hanno dato esito negativo e diversi riscontri hanno fatto intendere che i due avessero abbandonato il territorio italiano. Per questi motivi è stata inserita nella banca dati interforze un’apposita nota di rintraccio. Per il primo si è appreso che nel frattempo era stato tratto in arresto in Germania, in seguito alla consumazione di un’altra rapina in territorio tedesco.
Il secondo è stato tratto in arresto il 27 gennaio, da personale del Settore di Polizia di Frontiera Terrestre di Ponte Chiasso, mentre faceva di nuovo ingresso nel territorio italiano. Nello specifico alle 13.30 di quel giorno, il personale in servizio, in attesa delle quotidiane riammissioni dalla Svizzera, ha notato un soggetto in atteggiamenti sospetti all’ingresso pedonale in direzione del nostro territorio. Gli agenti non appena hanno avuto il soggetto di fronte, hanno associato il suo viso alla nota di ricerca trasmessa dalla Squadra Mobile. La conferma che si trattasse della stessa persona si è avuta grazie alle impronte. La loro fuga in ogni caso è durata pochi giorni. L’esito dell’attività è il risultato di una collaborazione tra più uffici che hanno lavorato in sinergia tra loro.