Rapinatore residente a Mariano Comense arrestato dopo otto colpi
Agiva mostrando un cartello con scritto "rapina" per poi minacciare i malcapitati attrezzi appuntiti o taglienti. A volte si tagliava il braccio minacciando di avere l'Aids.
Un 41enne di Seregno, ma residente a Mariano Comense, è stato arrestato dopo ben otto colpi: uno in una gioielleria, quattro in diverse farmacie, due in hotel della zona e uno ad un distributore di carburante. Come raccontano i colleghi di Prima Monza, la sua tecnica, alquanto bizzarra, era quella di minacciare i malcapitati con le unghie rosse e tagliandosi il braccio dicendo di avere l'Aids.
Rapinatore residente a Mariano Comense arrestato dopo otto colpi
Le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Monza sono terminate ieri, domenica 16 ottobre 2022, quando hanno finalmente individuato e arrestato un pregiudicato seregnese 41enne, responsabile di un'escalation di rapine consumate nelle province di Monza e Brianza, Milano, Como, ai danni di una gioielleria, tre farmacie, due hotel e un distributore di carburante. L'ultimo colpo a Reggio Emilia, dove l’indagato, attraverso lo stesso modus operandi delle precedenti rapine, aveva colpito l’ennesima farmacia, facendosi consegnare l’incasso della giornata.
Sette colpi in Provincia di Monza, Milano e Como
Le indagini condotte dai Carabinieri di Desio e Seregno, coordinate dalla Procura di Monza, avevano permesso di risalire al seregnese e per il quale la stessa Procura aveva emesso un decreto di fermo d’indiziato di delitto scaturito dalla sostanza degli elementi raccolti, dalle denunce delle vittime e dalla minuziosa raccolta delle immagini degli impianti di videosorveglianza che, in pratica, indicavano nel seregnese l’autore di ben sette rapine in varie province lombarde.
Dalle testimonianze emergeva che l’arrestato attuava le sue rapine negli esercizi commerciali nel primo caso mostrando un foglio con la scritta "rapina". Dopo questa dichiarazione d'intenti, in un particolare episodio, intimava alla farmacista di aprire il registratore di cassa e di consegnare il denaro, ma la donna, sorpresa e impaurita dalla situazione, rimaneva ferma ad osservarlo. Allora con una forte spinta, il rapinatore spostava la farmacista e si avventava sulla cassa, aprendola e prendendo tutto il denaro contante possibile.
Una rapina con una specie di bisturi
In un'altra occasione il malfattore oltrepassava il bancone vendita di un’altra farmacia e si impossessava di un attrezzo appuntito tipo bisturi, un "leva fustelle". Con l'attrezzo minacciava il direttore di amputargli i genitali e gli intimava di aprire il registratore di cassa. La vittima era quindi costretta ad aprirlo e il rapinatore asportava il contante.
L'identikit dalle immagini di videosorveglianza
A condurre i Carabinieri sulle sue tracce e alla sua successiva identificazione, un aiuto importante per gli investigatori è arrivato dalla visione delle immagini di videosorveglianza delle farmacie rapinate, che hanno permesso di individuare le fattezze fisiche dell’indagato, nonostante i suoi numerosi cambi d'abito per cercare di depistare le indagini delle Forze dell'ordine.
Il rapinatore acciuffato a Reggio Emilia
L’attività investigativa si è basata anche su esami testimoniati e sopralluoghi presso le zone teatro delle rapine, condotti con l’ausilio del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Monza. L’arrestato, che come detto ha colpito una gioielleria, quattro farmacie, due hotel e un distributore di carburante nelle provincie di Monza, Milano e Reggio Emilia, per un totale di circa 6mila euro di contante. Il malfattore è stato associato presso la casa circondariale di Reggio Emilia.