Referendum Lombardia, Maroni: "Ora lavoriamo col Governo"

"L'autonomia lombarda non è contro la Costituzione italiana" ha spiegato il presidente di Regione Lombardia.

Referendum Lombardia, Maroni: "Ora lavoriamo col Governo"
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Il presidente di Regione Lombardia, ieri, è tornato a parlare dei risultati dopo il referendum Lombardia del 22 ottobre.

Maroni: "Più poteri alla Regioni"

"L'autonomia lombarda non è contro la Costituzione italiana, ma un modo per applicarla, perché le Regioni ottengano nuove competenze, poteri e risorse. Il referendum che si è svolto domenica è sì' stato consultivo, ma politicamente mi dà potere, perché 3 milioni di persone sono andate a votare". Lo ha dichiarato poco fa il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervistato ai microfoni di Bloomberg Radio, a New York.

Lombardia e Catalogna

"L'Europa e la sua governance non funzionano, perché l'Europa non è uno Stato federale come gli Usa - ha proseguito il governatore -. Ecco perché Lombardia e Catalogna vogliono che cambi, quello che è accaduto è un segnale che hanno dato i popoli".

Questione tasse

"I Lombardi pagano troppe tasse - ha spiegato ancora il presidente - il residuo fiscale lombardo è di 54 miliardi l'anno. Chiedo di poterne trattenere almeno la metà, per abbassare le tasse alle imprese e attrarre investimenti".

Europa delle Regioni

"Voglio l'Europa delle Regioni - ha detto ancora - la Lombardia ha 10 milioni di abitanti e sarebbe la sesta regione d'Europa, ma non conta niente adesso. Voglio che le Regioni piu' forti economicamente contino di piu'".

"Non siamo contro il Sud"

"Non abbiamo nulla contro l'Italia: se la Lombardia è più forte forte, l'Italia è più forte - ha concluso -. Non voglio che i soldi vadano al Governo italiano, perche' li usa male: ora stiamo lavorando con il Governo per trovare una soluzione che non sia contro le Regioni del sud, ma nell'interesse dell'Italia".

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