Rifiuti, sporcizia e maleducazione sotto i portici: commercianti esasperati
Quattro le attività che trovano sede in via Della Resistenza dove stazionano nel fine settimana i ragazzini maleducati

Bottiglie e rifiuti di ogni genere abbandonati a terra, sputi e urina sotto i portici. E’ la situazione che si ritrovano ad affrontare i commercianti dei negozi sotto il portico di via Della Resistenza a Lipomo già da molto tempo.
Quattro negozi nel mirino dei ragazzini maleducati
Quattro le attività che trovano sede sotto i portici - privati- di via Della Resistenza: il Bar Mimosa, il parrucchiere Acconciature maschili Lino, il negozio Gio.Mar e Cattolica Assicurazioni. E l’esasperazione per la situazione è comprensibile: «Direi che questa situazione si protrae da molto tempo - spiegano i commercianti - La questione è che molto probabilmente sappiamo chi possano essere i colpevoli: si tratta di gruppetti di ragazzini poco educati che si ritrovano sotto i portici il sabato sera e, puntualmente, il lunedì mattina troviamo qualcosa. Sputi, urina, persino confetti lanciati sulle vetrine o gettati a terra... dunque, persino piccoli atti vandalici! Oltre a tanti rifiuti di ogni genere abbandonati in giro: bottiglie, confezioni di cibo... E ogni volta tocca ripulire lo sporco che hanno lasciato».
Come detto, il portico è privato: «Esattamente, ma nessuno di noi vieta a questi ragazzini che si radunano il sabato di cercare riparo sotto il portico in serate piovose, o di sostare brevemente - aggiungono- Quello che chiediamo è che però ci sia un po’ di buona educazione: a oggi manca totalmente e siamo stufi di questa situazione».
A oggi il problema non è stato segnalato alle Forze dell’ordine, ma qualora la situazione non cambiasse il prossimo passo potrebbe essere il contatto con i genitori. «Non abbiamo chiamato Carabinieri o Polizia locale, fino a oggi: se non vengono colti in flagrante è difficile possano intervenire - ancora la commerciante - Però sappiamo che si tratta molto probabilmente di ragazzini del paese e ci auguriamo che questi atteggiamenti cessino quanto prima. Vogliamo vedere se, sollevando il problema, continua il menefreghismo o se quantomeno i colpevoli di questi gesti si rendano conto di comportarsi male. Altrimenti ci ritroveremo a contattare i loro genitori per informarli di quanto succede, nella speranza capiscano finalmente che devono smettere. Siamo proprio stanchi».