Riforma sanitaria Lombardia: i punti deboli secondo la Cgil

"Abbiamo spesso registrato nel territorio ricadute negative sull’efficacia dei servizi rispetto ai bisogni di cura dei cittadini e disorientamento professionale degli operatori del sistema salute".

Riforma sanitaria Lombardia: i punti deboli secondo la Cgil
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Agenda Sanità 2018: i sindacati hanno individuato dei punti dolenti nella Riforma sanitaria dei quali discuteranno con l’assessore al Welfare Giulio Gallera.

Riforma Sanitaria

“Sono trascorsi oltre tre anni dalla legge di riforma del 2015, ma il riordino della sanità lombarda mostra ancora molti punti di debolezza. Abbiamo spesso registrato nel territorio ricadute negative sull’efficacia dei servizi rispetto ai bisogni di cura dei cittadini e disorientamento professionale degli operatori del sistema salute. La lettura di questi bisogni ci ha spinti a formulare, insieme ai sindacati dei pensionati e del comparto, una piattaforma – Agenda Sanità 2018 – che abbiamo inviato all’Assessorato al Welfare e che discuteremo nell’attivo unitario dei delegati, quadri e attivisti della Lombardia, lunedì 29 ottobre al teatro P.I.M.E., dalle 9,30 alle 13, con la presenza dei segretari generali delle tre confederazioni regionali".

Con questo comunicato ufficiale i sindacati annunciano i loro intenti, specificando che:

“Gli obiettivi cardine della riforma del 2015, cioè l’integrazione ospedale-territorio e la continuità di cura fra percorsi sanitari, sociosanitari e assistenziali in particolare per i pazienti fragili, sono ancora inattuati e per questa ragione giudichiamo insufficiente l’attuale assetto di sistema. Le difficoltà nell’individuare in modo chiaro le unità d’offerta sul territorio, i tempi di attesa, il costo della compartecipazione richiesta ai cittadini, la presenza di aree ancora pochissimo o per nulla presidiate dal servizio pubblico, come la salute mentale, la disabilità e la non autosufficienza, sono tutti elementi che concorrono a ridurre l’equità del sistema e a limitarne in modo progressivo l’universalismo. Per questo proponiamo l’Agenda Sanità 2018: per discutere i problemi aperti, formulare le nostre proposte e indicare le nostre priorità, a partire dall’area delle cure intermedie che costituisce un segmento cruciale per accompagnare le persone nelle fasi di transizione e nel creare alternative alla ospedalizzazione, eppure oggi è di difficile accesso, per scarsità dei posti letto e per difficoltà nell’adeguare i modelli organizzativi.”

Lo scopo principale, al quale si tenderà è:

“ricollegare in una vertenza unitaria i tanti temi di confronto con Regione Lombardia, per fare del diritto alla salute un’area su cui esercitare la rappresentanza sociale nella prospettiva di un welfare universale, materiale e solidale.”

Il punto di vista di Gallera

Nel 2018 la presa in carico dei pazienti cronici, come previsto dalla Riforma Sanitaria, è entrata nel vivo. Nei giorni scorsi abbiamo realizzato una lunga intervista all’assessore Gallera che ha spiegato esaustivamente tutti i punti relativi la Riforma, nonché le migliorie ancora apportabili.

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