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Rissa in via Rebecchino: 12 mesi di lavori socialmente utili per un senegalese. Chiuso l'Enjoy

L'attività commerciale non ha rispettato la normativa anti-Covid.

Rissa in via Rebecchino: 12 mesi di lavori socialmente utili per un senegalese. Chiuso l'Enjoy
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Rissa in via Rebecchino a Cantù: 12 mesi di lavori socialmente utili per un senegalese. Chiuso l'Enjoy per il mancato rispetto della normativa anti-Covid.

Rissa in via Rebecchino: 12 mesi di lavori socialmente utili per un senegalese

Nella tarda serata di ieri, domenica 5 luglio 2020, intorno alle 23.20, due pattuglie del nucleo radiomobile del Comando di Polizia Locale sono state chiamate a intervenire in via Rebecchino, dove era stata segnalato un avventore molesto ed in evidente stato di ubriachezza.

Sul posto gli operatori si sono trovati al cospetto di diverse persone in evidente stato di alterazione psicofisica legata all’eccessivo uso di alcool, tanto da rendere particolarmente complesso l’adozione degli atti di rito. All’improvviso tra un gruppo di avventori è scoppiata una
rissa, per cui gli agenti isolavano Mamadou NGOM, nato in Senegal nel 1989 e senza fissa dimora.

Al fine di sottrarsi all’identificazione il soggetto spintonava e strattonava violentemente due dei quattro agenti, cercando successivamente di colpirli con calci, gomitate e testate. Di conseguenza è stato arrestato e condotto presso la camera di sicurezza del Comando di Polizia
Locale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per resistenza a pubblico ufficiale, rissa, percosse, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di un Pubblico Ufficiale, oltre che alle sanzioni amministrative per violazioni delle norme Covid-19 per il mancato uso della mascherina e ubriachezza molesta.

Sottoposto ai rilevi foto sono emersi precedenti per furto con arresto in fragranza ed ingresso irregolare sul territorio nazionale. A questi si aggiunga già una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale oltre alla sanzione per ubriachezza molesta contestata sempre dal Comando di Cantù lo scorso dicembre.

Il processo con rito direttissimo celebratosi nella giornata odierna ha confermato lo stato d’arresto dell’extracomunitario, con detenzione di quattro mesi, pena sospesa per le attenuanti generica e commutato in 120 ore di lavori socialmente utili da svolgersi presso il Comune di Cantù nell’arco di 12 mesi.

Chiuso l'Enjoy per il mancato rispetto della normativa anti-Covid

Nel pomeriggio di domenica si contestava al titolare del pubblico esercizio Enjoy di via Rebecchino la violazione delle norme di contenimento della diffusione del Covid-19, in relazione al mancato rispetto reiterato del divieto di assembramento, illecito che prevede la sanzione amministrativa pecuniaria di euro 800,00 e la chiusura provvisoria di 5 giorni per impedire l’ulteriore reiterazione delle violazione, fatte salve gli ulteriori provvedimenti di competenza della Prefettura. L’ordine di chiusura emesso dal Comando veniva notificato nel pomeriggio di domenica, valido fino al 09 luglio 2020.

Il sindaco Alice Galbiati ha commentato: "Esprimo viva soddisfazione per l’operato della Polizia Locale, ancora una volta è intervenuta con tempestività, efficacia ed estremo rigore. Non ci siamo mai sottratti al dialogo con i baristi per individuare insieme un percorso che coniughi libera e legittimità attività imprenditoriale, fruizione degli spazi pubblici e divertimento dei più. Il rispetto delle regole non è in discussione, chi dovesse trasgredirle è consapevole di quali possono essere le conseguenze; gli strumenti a disposizione della Pubblica Amministrazione sono molteplici, ed a Cantù non manca la capacità di utilizzarli, come più volte dimostrato nel recente passato".

L’assessore alla Sicurezza e Legalità, Maurizio Cattaneo, aggiunge: "A distanza di poche settimane sono a commentare un nuovo arresto della Polizia Locale, non a caso in una zona già sotto osservazione. Con la partenza della cosiddetta fase 2, il Comandante ha deciso di raddoppiare il numero di pattuglie per il turno serale, all’interno di un piano di controllo del territorio ed a tutela dell’ordine pubblico coordinato dalla Questura di Como, segno della stima di cui godono le donne e gli uomini del nostro Comando anche presso l’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza. A loro un sentito grazie per gli sforzi che sostengono".

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