Dopo sei contagi

Rsa di Bellagio in una bolla preventiva. Il direttore: "Sbarriamo le porte al virus"

Il direttore della struttura: "Ci chiudiamo nella residenza per sbarrare le porte al virus".

Rsa di Bellagio in una bolla preventiva. Il direttore: "Sbarriamo le porte al virus"
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La Rsa Bellagio per proteggere i suoi 138 ospiti si chiude in quella che viene definita "bolla di salute e di premura". Lo scopo è quello di proteggere i suoi ospiti dopo che sono state riscontrare sei positività.

Rsa di Bellagio si chiude in una bolla preventiva con 34 operatori

Per almeno una settimana 34 operatori, fra sanitari, personale di cucina, lavanderia e servizi, non usciranno dalla struttura della Cooperativa Osa affacciata sul Lago di Como, e nessuno entrerà. "Nella prima ondata siamo stati aiutati dal lockdown, quando si tornava a casa c'era meno rischio di contagiarsi. Ma ora la situazione è più fluida, abbiamo capito che potevamo essere noi l'unico problema e abbiamo deciso di chiuderci dentro per salvaguardare i nostri nonni", ha spiegato all'Ansa Vincenzo Trivella, direttore della Rsa Bellagio, e chiama così i suoi ospiti "perché questi mesi di emergenza, pur senza cambiarlo, hanno reso il rapporto con loro molto più stretto".

La bolla, diventa così "l'immaginifico rovesciamento della realtà: una clausura che restituisce ossigeno anziché toglierlo. Non si tratta di emergenza, e forse nemmeno di paura. Ma di premura, la più amorevole forma di attenzione. I nostri ospiti significano molto per noi: forse più di quanto si possa immaginare mentre nelle colonne della cronaca gli anziani vengono raccontati che vittime sacrificali e predestinate. Per noi - aggiunge - gli anziani sono un tesoro di cui prenderci cura".

Dopo sei casi registrati fra gli ospiti del reparto Alzheimer, subito isolati, il direttore ha optato per la nuova manovra preventiva entrata in vigore ieri, a cui 34 operatori hanno aderito volontariamente "con grande semplicità". Gli altri potranno essere utili in un'eventuale rotazione fra 7-10 giorni. "Dopo un giro di tamponi rapidi, ci siamo chiusi nella residenza, per sbarrare le porte al virus - racconta il direttore della Rsa, che ha annunciato la scelta in una lettera ai parenti degli assistiti firmata anche dal responsabile medico Maria Cebanu -. Tutti i soci lavoratori Osa, me compreso vivranno per almeno una settimana tra le mura della struttura, scegliendo di non tornare alle proprie famiglie, in modo da provare a realizzare una 'bolla di salute', il più possibile immune dal contagio".

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