Ruba al ristorante, ma lascia il suo sangue: ladro rintracciato grazie al Dna
I militari hanno potuto scovare il malvivente grazie al confronto di una traccia biologica
Rintracciato il responsabile di un furto grazie all'analisi del Dna ritrovato sulla scena del crimine.
Ruba al ristorante, ma lascia il suo sangue: ladro rintracciato grazie al Dna
Utilizzando il sistema di confronto dei campioni di Dna, i Carabinieri di Lurago D'Erba e il NOR – Aliquota Operativa, al comando del Capitano Roberto Natale, hanno scoperto il responsabile di un furto aggravato commesso nel settembre del 2022. L’attività investigativa era iniziata la mattina seguente il furto, con il soprallugo da parte dei militari del NOR presso il ristorante dove era avvenuto, con il repertamento di una traccia ematica sul registratore di cassa, poi posto in sequestro.
Il successivo invio del campione al Ris di Parma ha permesso di attribuire, attraverso l’interrogazione nella Banca Dati Nazionale del Dna, la responsabilità del furto aggravato a un 18enne marocchino, pluripregiudicato, attualmente detenuto per altri motivi.
Come funziona il confronto del Dna
I campioni biologici contengono il Dna, che per fini di identificazione personale rappresenta il più efficace e poderoso strumento in ambito penale per la risoluzione di crimini, soprattutto nei casi, tutt’altro che infrequenti, in cui le indagini di polizia giudiziaria non abbiano consentito di individuare possibili sospettati. In tali circostanze un contributo determinante e spesso risolutivo viene dalla Banca Dati Nazionale del Dna e dal Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del Dna.
Si tratta di un archivio elettronico centralizzato di profili genetici che contiene i profili genetici “ignoti”, ottenuti dalle analisi del Dna depositato sulle scene del crimine e di profili genetici “noti”, ottenuti dalle analisi del Dna di campioni biologici prelevati da persone fisiche. I profili genetici “ignoti” e "noti", sono tra loro confrontati al fine di individuare eventuali corrispondenze.
Il Laboratorio Centrale alimenta in via esclusiva la bdn-dna con profili genetici “noti”, mentre i Reparti Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri e la Polizia Scientifica, inseriscono in banca dati i profili genetici “ignoti” estrapolati dalle tracce biologiche rilevate sulle scene dei crimini. I profili genetici ottenuti vengono riversati nella banca dati mediante il Sotfware Codis (Combined DNA Index System).