Il Tar Lombardia conferma i limiti orari per sale e apparecchi da gioco stabiliti dal Comune di Vertemate con Minoprio.
Sale e apparecchi da gioco: Tar Lombardia conferma i limiti orari a Vertemate
Nella sentenza pubblicata oggi, riporta Agipronews, i giudici respingono il ricorso di una sala bingo contro l’ordinanza sindacale del 2017 che ha limitato l’apertura delle attività di settore dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. «L’ordinanza impugnata appare sorretta da un’adeguata istruttoria, che giustifica la misura adottata», scrivono i giudici, sottolineando che “la diffusione del fenomeno della ludopatia in ampie fasce della società civile costituisce un fatto notorio”. È in questo contesto che si inseriscono i limiti orari, introdotti “a tutela della salute pubblica della popolazione, in particolar modo per i minori e gli anziani del territorio comunale”. In questo senso “non sembra irragionevole né sproporzionato imporre limitazioni ad attività economiche riconosciute scientificamente pericolose alla salute, proprio perché non si tratta di introduzione di una sorta di “proibizionismo” “, bensì “di regolamentazione in corrispondenza di luoghi particolari e di particolari fasce orarie a più alta fruibilità di esercizi di gioco”.
Infine, non è possibile fare riferimento all’Intesa siglata tra Stato ed enti locali nel 2017, proprio sui giochi, che stabiliva un tetto massimo di interruzione di sei ore al giorno. Tale accordo non ha “alcun valore vincolante” perché non è mai stato attuato da un decreto del Mef. La stessa Intesa, concludono i giudici “delinea un complessivo riordino della materia» e non è quindi possibile «pretendere un’applicazione atomistica o parcellizzata dell’accordo raggiunto, ossia limitata al solo profilo degli orari di funzionamento degli apparecchi”.