Olgiate Comasco

Salta la "bonifica" milionaria, la ditta non ha firmato il contratto

Congelato il contestatissimo iter dei lavori preliminari alla realizzazione della tangenziale.

Salta la "bonifica" milionaria, la ditta non ha firmato il contratto
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Salta la "bonifica" milionaria - circa 3.300.000 euro già messi a bilancio dall'Amministrazione comunale di Olgiate Comasco  - del terreno inquinato dal forno inceneritore, sul quale insiste il tracciato della futura tangenziale olgiatese. La ditta vincitrice dell'appalto non si è presentata per la firma del contratto.

Salta la "bonifica", iter congelato

La conferma arriva dal sindaco Simone Moretti: "La ditta vincitrice dell'appalto non ha firmato il contratto, ci prendiamo 10-15 giorni di riflessione". La convocazione per  lunedì 23 novembre non ha sortito effetto. Quindi brusco stop per l'iter studiato dalla maggioranza al governo di Olgiate, mentre le minoranze da tempo chiedevano di fermare tutto per non infilarsi nel ginepraio di un contenzioso legale con i quattro Comuni contrari all'intervento di pulizia dei terreni. La vicenda è nota. Il terreno è quello ai Fossi di Rongio, inquinato dal forno inceneritore, spento dai primi anni Ottanta, ma di cui sussiste ancora oggi il consorzio che aggrega sei Comuni: Olgiate Comasco, Lurate Caccivio, Villa Guardia, Appiano Gentile, Solbiate con Cagno e Fino Mornasco. Gli enti locali, soci del consorzio, sono quelli che, durante l'attività dell'inceneritore, bruciavano rifiuti, le cui ceneri hanno inquinato i terreni. Nell'aprile dello scorso anno, temendo di perdere la possibilità di realizzare la tangenziale, il Comune di Olgiate Comasco aveva deciso di avviare l'iter per la "bonifica". Intervento definito tassativo per poi arrivare alla realizzazione della tangenziale. Ma la decisione presa aveva subito fatto emergere la mancanza di un accordo con i soci che dovrebbero compartecipare all'ingente spesa. Arriviamo all'attualità: i Comuni di Lurate Caccivio, Villa Guardia, Appiano Gentile e Fino Mornasco si sono rivolti a un legale, decisi a portare la pratica in tribunale. Poi la sorpresa, lunedì. L'attesa firma del contratto per il via alla "bonifica" non c'è stata: la ditta di Napoli non si è presentata.

Ora che succede? Le minoranze gioiscono

La novità è appresa con soddisfazione da chi da un anno e mezzo predicava alla maggioranza di fermare tutto. Il consigliere di minoranza Igor Castelli: "Grazie a Dio il contratto non è stato firmato. Si colga l'opportunità per sedersi attorno a un tavolo, tutti quanti, per trovare un'altra modalità per raggiungere l'obiettivo della realizzazione della tangenziale, senza impegnare milioni di euro e vincolare Olgiate per i prossimi anni. Io ho le idee chiare e ancora una volta do la mia disponibilità al sindaco: mi chiami e si dialoghi". Daniela Cammarata, capogruppo all'opposizione (Noi con voi per Olgiate): "Siamo felici che non sia stato firmato il contratto. Forse le cose potranno essere fatte come noi chiedevamo dall'inizio. L'iter intrapreso non è stato quello più azzeccato, visto che siamo arrivati a un nulla di fatto. Spendere anticipatamente soldi per gli altri Comuni, senza sapere se li avremmo poi recuperati e quando, non sarebbe stato giusto. Questo stop è un toccasana per tutti: per l'Amministrazione e per il bilancio. Ora ripartiamo in modo condiviso e forse si riuscirà a ottenere la nuova strada". Marco Bernasconi, consigliere di minoranza (Liberali): "Posso capire la volontà della maggioranza di arrivare a un primo risultato per la tangenziale, ma la forzatura dell'iter adottato ha creato livore e acredine con gli altri Comuni. Adesso, cambiando il tiro, si spera di ricucire lo strappo, ma ho comunque delle perplessità. Purtroppo hanno imboccato un senso unico contromano ed è nato questo pasticcio tra i Comuni del consorzio". Il sindaco, intanto, ha avvisato i sindaci del consorzio, mettendoli al corrente della non avvenuta firma del contratto per la pulizia dei terreni. E il dialogo, forse, può riaprirsi.

 

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