Sequestrati 240mila tra giocattoli, materiale per costruzione e guanti pericolosi in un emporio di Como
Maxi sequestro di prodotto non sicuri.

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, nei giorni scorsi, hanno sottoposto a sequestro oltre 240mila tra giocattoli, materiale destinato al settore delle costruzioni e guanti protettivi potenzialmente pericolosi.
Sequestrati 240mila tra giocattoli, materiale per costruzione e guanti pericolosi
Nel corso dei controlli, l’attenzione dei “Baschi Verdi” si è concentrata nei confronti di un maxi-emporio di Como. Lì sono stati rinvenuti e sequestrati giocattoli destinati ai più piccoli (in particolare, pistole, cartucce giocattolo e giochi di società) risultati privi del marchio CE, delle avvertenze di sicurezza, delle informazioni obbligatorie (previste dalla normativa di settore) e delle relative dichiarazioni di conformità, che consentono la libera circolazione degli stessi all’interno dell’Unione Europea. In particolare, alcuni di questi prodotti (pistole giocattolo), non essendo stati sottoposti a verifiche tecniche previste dalla normativa europea potevano rivelarsi pericolosi per la salute dei consumatori.
Tra la merce in vendita, i “Baschi Verdi” hanno rinvenuto anche materiali utilizzati nel settore delle costruzioni (viteria assortita) e guanti protettivi in plastica, privi delle avvertenze di sicurezza e delle informazioni relative alla tracciabilità dei prodotti come il luogo di origine, di provenienza e di importazione. Oltre ai prodotti in questione, nello stesso store sono stati rinvenuti anche giocattoli contraffatti raffiguranti, illecitamente, noti personaggi della Marvel (Spiderman), della MGA Enterteinment (Lol surprise) e della Acamar Films (Bing Bunny), non conformi agli standards di produzione delle famose case madri.
Al termine dell’attività, il rappresentante legale della società è stato segnalato alla Camera di Commercio di Milano (competente sulla sede legale dell’azienda) per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative che, in base al D.Lgs. 54/2011 e al Codice del Consumo, oscillano, rispettivamente, da 1.500 euro a 10.000 euro e da 516 euro a 25.823 euro, mentre il responsabile del punto vendita dove erano stoccati i prodotti contraffatti è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Como per la violazione degli artt. 474 (Contraffazione) e 648 (Ricettazione) del Codice Penale.