avvenne l'8 novembre 1951

Settant’anni dalla tragica alluvione a Tavernerio, Braga (Pd): "La speranza di oggi, nel ricordo delle vittime di allora, è quella di far si che la furia di eventi così tragici non si ripeta più"

La tragedia segnò tristemente il territorio comasco

Settant’anni dalla tragica alluvione a Tavernerio, Braga (Pd): "La speranza di oggi, nel ricordo delle vittime di allora, è quella di far si che la furia di eventi così tragici non si ripeta più"
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Settant'anni dalla tragica alluvione di Tavernerio. Proprio l’8 novembre 1951 Tavernerio fu colpita da un’alluvione del torrente Cosia, che causò la morte di sedici persone. Dalla montagna si staccò una frana che finì nel fiume. Si formò una massa d'acqua enorme: il torrente in piena uscì dagli argini sotto la spinta dei detriti, tronchi, fango che si erano riversati nel torrente e si abbatté sulla valle.

Settant’anni dalla tragica alluvione a Tavernerio

Una parentesi tragica nella storia del paese: oggi, lunedì 8 novembre 2021, ricorrono infatti settant'anni dalla catastrofe che causò la morte di 16 persone. Proprio per questo, è tuttora in realizzazione un monumento commemorativo che sarà collocato al cimitero di Tavernerio-Solzago, a commemorare la ricorrenza e onorare le 16 persone che settant’anni fa persero la vita. Intanto, nell'area dedicata alle vittime, nei giorni scorsi sono stati allestiti pannelli informativi, predisposti in collaborazione con le classi della scuola secondaria del Comprensivo «Don Milani» dell'anno 2020-2021. Altri pannelli sono stati installati all'ingresso della chiesa di san Martino e vi resteranno fino al 13 novembre: quel giorno è previsto un concerto per onorare il patrono a cui la chiesa è dedicata (alle 21, a cura delle corali di Tavernerio, Solzago e Ponzate; ingresso libero con green pass). Martedì 8 novembre, prima della messa alla chiesa dell'Eucarestia, ci sarà la benedizione di don Giorgio al ponte di via Vittorio Veneto, alle 20.30.

La tragedia deve essere oggi un monito sull'importanza di intervenire per tempo con iniziative di prevenzione e controllo del territorio affinché episodi analoghi non si ripetano più. Lo sottolinea Chiara Braga, deputata comasca del Partito Democratico, da sempre impegnata sul fronte ambientale e dei cambiamenti climatici.

"L’8 novembre del 1951 una terribile alluvione investì il centro di Tavernerio, causando 16 morti. Una tragedia che segnò tristemente il territorio comasco.Oggi a 70 anni di distanza da quell’evento devastante, abbiamo una maggiore consapevolezza della fragilità del nostro territorio; dell’importanza di intervenire per tempo con azioni programmate di cura e controllo dell’ambiente insistendo su previsione, prevenzione e mitigazione degli effetti del dissesto, controllando lo sviluppo urbano e favorendo la permeabilità del suolo -  dichiara la deputata comasca del Partito Democratico, Chiara Braga - Ma abbiamo anche più coscienza dell’aumento dei rischi idrogeologici, in questi ultimi anni sempre più frequenti e impetuosi a seguito delle conseguenze del riscaldamento globale, tema principale discusso peraltro proprio in questi giorni nella Cop26 di Glasgow".
"La speranza di oggi, nel ricordo delle vittime di allora è quella di far sì che la furia di eventi del genere, per quanto possibile, non si ripeta più", conclude Braga.
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