Sfiorata la tragedia: 15enne ferito al collo dal coltello nella tasca del giubbotto
Un coetaneo è stato denunciato.

I poliziotti, nel parcheggio della stazione di Grandate, hanno constatato la presenza di un 15enne in ambulanza ricevente le prime cure per una ferita da arma da taglio al collo.
Dal gioco alla tragedia
La Polizia di Stato di Como, nel pomeriggio di ieri, lunedì 26 maggio, ha denunciato in stato di libertà per possesso di armi e lesioni un 16enne residente in provincia di Como. Verso le 12.40, una volante è stata indirizzata presso il parcheggio della stazione di Grandate in ausilio al 118: segnalato il ferimento di un ragazzo dopo una lite.
I poliziotti, una volta giunti sul posto, hanno constatato la presenza di un 15enne in ambulanza che stava ricevendo le prime cure per una ferita da arma da taglio al collo. Gli agenti hanno immediatamente raccolto le prime informazioni, sia dal ferito che dai tre amici, anche loro minorenni, e coetanei, sulla dinamica dei fatti, ricostruendo l’accaduto.
Da quanto emerso, poi verificato anche tramite le registrazioni delle telecamere installate nel parcheggio, i quattro ragazzini, usciti da scuola, prima di prendere il treno che li avrebbe riportati a casa, avrebbero iniziato a scherzare tra loro colpendosi con i loro giubbotti quando, uno di loro - il 16enne poi denunciato - nello sferrare l’indumento nei confronti dell’amico, lo avrebbe attinto con un coltello che deteneva nella tasca del giubbotto, provocandogli una ferita con perdita di sangue.
Lo spavento e la chiamata ai soccorsi per aiutare l’amico 15enne
Spaventati da quanto era successo, i tre hanno immediatamente chiamato i soccorsi facendo intervenire sia il 118 che la polizia sul posto. I poliziotti hanno rinvenuto in una siepe vicina, il coltello incriminato, che il ragazzo di 16 anni, preso dal panico, aveva lanciato via, cercando di disfarsene.
Portato in Questura è stato denunciato alla Procura della Repubblica per i minorenni di Milano per possesso di armi e lesioni. Le condizioni del 15enne ferito, trasportato in codice giallo all’ospedale di San Fermo della Battaglia, non sono state ritenute gravi, nonostante sia stato sottoposto a punti di sutura e ricoverato in osservazione.
Al termine degli adempimenti e della redazione dei verbali i tre ragazzi sono stati riaffidati ai rispettivi genitori, fatti arrivare nel frattempo in Questura. Sono in corso le valutazioni da parte della Divisione Anticrimine per l'emissione di adeguati provvedimenti che saranno sottoposti al questore di Como Marco Calì che dichiara:
“Continuando a registrare la preoccupante crescente aggressività giovanile e la rilevazione di troppi casi di ragazzi che girano con la lama in tasca, come da triste trend nazionale, al netto della convinzione che la soluzione non è limitata solo a materia di polizia o giudiziaria, continuerò a esercitare scrupolosamente le mie competenze di Autorità di Pubblica Sicurezza, proponendo tutte le misure di carattere preventivo messe a disposizione dall’ordinamento per arginare e tentare di debellare questo fenomeno".