Sfonda la porta con un sasso e tenta di rapinare il ristorante armato di un coltello
L'intervento dei militari ha evitato il peggio: il 35enne è stato immobilizzato con un "Taser" e poi arrestato.
Sfonda la porta con un sasso e tenta di rapinare il ristorante armato di un coltello: è successo a Merone la notte scorsa. Un uomo di 35 anni è stato fermato e arrestato.
Immobilizzato con il "Taser"
Nel corso della notte appena trascorsa, tra mercoledì 25 e giovedì 26 settembre, un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile (parte del Nucleo Operativo radiomobile), su richiesta della Centrale Operativa, è intervenuto in un ristorante di Merone gestito da cittadini stranieri poiché si stava consumando una violenta rapina.
In pochi minuti, i militari del Pronto intervento e i colleghi della Tenenza di Mariano Comense sono arrivati sul posto e hanno sorpreso all'interno del locale un 35enne marocchino pregiudicato. L'uomo, in evidente stato di alterazione psico-fisica, alla vista dei militari ha reagito con violenza al controllo: per questo i militari si sono visti costretti ad utilizzare il “Taser” in dotazione.
Il 35enne è stato quindi immobilizzato, a fatica, e subito i militari hanno iniziato a ricostruire l’evento. Secondo quanto riferito dai testimoni, alle 3.30 circa, dopo aver sfondato con una pietra la porta d'ingresso del ristorante, l'uomo è entrato nel locale e ha iniziato a rovistare dietro il bancone. Il proprietario, sentendo il rumore e aiutato da altri familiari, ha affrontato il 35enne che era armato di un coltello: solo l’intervento dei militari ha evitato il peggio.
A conclusione delle attività di polizia giudiziaria il marocchino è stato dichiarato in stato di arresto per tentata rapina e condotto presso la Casa Circondariale di Como a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Controlli sul territorio
L'intervento è stato realizzato nell'ambito dei capillari controlli del territorio effettuati dal Comando Compagnia Carabinieri di Cantù, attraverso le nove Stazioni Carabinieri e la Tenenza di Mariano Comense. Tale attività rappresenta la principale forma di prevenzione, in grado di incidere direttamente sulla soglia dell'allarme sociale con l'immediato risultato di impedire la commissione di reati e consentire il libero svolgimento delle legittime attività dei cittadini.
Questi attenti controlli vengono effettuati sia nell’ambito del comune canturino, che nei comuni limitrofi. A seguito di questi controlli, che vedono quotidianamente impiegati un centinaio di militari, uomini e donne, nella maggior parte dei casi sono capeggiati direttamente dai Comandanti di Stazione, con lo scopo di far sentire alla popolazione la vicinanza dei carabinieri, che svolgono innanzitutto una funzione di "rassicurazione sociale" che assorbe anche bisogni minuti non sempre direttamente corrispondenti a fenomeni criminali specifici.
Nell’ambito di queste attività di controllo, riveste un ruolo di primaria importanza la presenza del NOR, composto da un’Aliquota Radiomobile e da un’Aliquota Operativa che svolge attività investigative.
Nel corso dei prossimi giorni i controlli verranno ripetuti con la medesima intensità, con l’impiego di personale in divisa e in borghese.