Lo sfogo

Sgombero della casa occupata, il sindaco: “Legalità sì, razzismo no”

La prima cittadina se la prende coi leoni da tastiera che hanno puntato il dito sull'etnia dell'uomo fermato dai Carabinieri.

Sgombero della casa occupata, il sindaco: “Legalità sì, razzismo no”

Sgombero della casa occupata, il sindaco: “Legalità sì, razzismo no”.

Dopo lo sgombero, il sindaco mette a tacere i leoni da tastiera

La prima cittadina di Lurate Caccivio Serena Arrighi è tornato sul tema dello sgombero della casa occupata di via Piatti, avvenuto alle prime luci dell’alba di mercoledì 19 novembre. “Quello che è accaduto ieri a Lurate Caccivio è il risultato di un lavoro serio e silenzioso dei Carabinieri – spiega la sindaca – con i quali ho il privilegio di collaborare da tempo e di cui conosco da vicino la competenza, la dedizione, la professionalità e il profondo senso dello Stato. Lo sgombero dell’immobile a Lurate Caccivio, il fermo del soggetto ricercato e la restituzione dello stabile ai legittimi proprietari hanno riportato sicurezza e tranquillità al quartiere. Era una situazione aperta da settimane, seguita con indagini, verifiche e sopralluoghi che richiedono tempo e professionalità”.

Il dispiacere di leggere commenti fuori luogo

L’uomo fermato, con braccialetto elettronico, è di nazionalità marocchina.

“Mi dispiace leggere alcuni commenti che spostano l’attenzione sull’origine, sull’etnia del soggetto coinvolto e non sul reato commesso. Chi riduce tutto al fatto che fosse straniero toglie valore al lavoro delle Forze dell’ordine, che ogni giorno intervengono con professionalità in tutti gli ambiti, dalle situazioni delicate di violenza domestica fino ai reati sul territorio, sempre nel rispetto della legge e senza guardare al colore della pelle”.

Il tema della sicurezza

“La sicurezza è un tema serio, non nasce dall’odio o dalle generalizzazioni, ma dal rispetto delle regole e dai comportamenti concreti. Rinnovo la mia profonda gratitudine all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia locale con cui continuerò a collaborare il più possibile per quanto di mia competenza. Per quanto mi riguarda, finché avrò l’onore di rappresentare i cittadini di Lurate Caccivio, questo sarà un principio irrinunciabile: qui si giudicano i fatti, non le etnie. Lurate Caccivio non è e non sarà mai terreno di razzismi o scorciatoie narrative”.