Siccità e incendi: ecco i commenti

Chiara Braga: "Perseguire i colpevoli".

Siccità e incendi: ecco i commenti
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Siccità e incendi: diversi i commenti che si stanno susseguendo in queste ore, anche per lo sterminio della fauna selvatica. Tra questi, quelli dei Enpa, Coldiretti, del consigliere regionale Francesco Dotti e di Chiara Braga, una deputata comasca del Partito Democratico.

Siccità e incendi: situazione drammatica

In un anno sono raddoppiati i boschi bruciati dagli incendi sulle montagne lombarde.

Il commento dell'Enpa

Siccità e incendi che continuano a divampare in questi giorni hanno probabilmente dato il definitivo colpo di grazia alla fauna selvatica piemontese. L’anomalo andamento meteorologico di quest’estate, che continua anche in questo inizio d’autunno, ha infatti fortemente ridotto le disponibilità alimentari. E determinerà per molte specie l’impossibilità di sopravvivere all'inverno in arrivo. La situazione è poi drammaticamente peggiorata dagli incendi che stanno coinvolgendo numerosissime aree della Lombardia e del Piemonte.

Le parole di Chiara Braga

“Fiamme anche sulle montagne comasche, come a Varese, e in Piemonte. Pertanto, si vedono lavorare ancora alacremente Vigili del Fuoco, volontari di Protezione civile, Forze dell’Ordine. E nella totalità dei roghi a scatenare questi disastri sono atti criminali compiuti da persone senza scrupoli. Ma accanto a questo non bisogna dimenticare che la siccità che perdura da mesi, assieme a venti caldi dalle Alpi come il Föhn, creano purtroppo le condizioni ideali per il verificarsi di incendi”. Lo afferma Chiara Braga, deputata comasca del Partito Democratico. “C’è quindi una sola strada per affrontare queste emergenze: in primis perseguire i responsabili con pene molto severe, ma allo stesso tempo implementare con la massima priorità il Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico con misure di controllo e pulizia dei boschi, con uso razionale ed efficiente della risorsa idrica e riducendo infine le emissioni di anidride carbonica”.

Il pensiero di Coldiretti

Una volta superata l’emergenza, ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. Nelle foreste andate a fuoco saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti. Dunque anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati. In Lombardia, il 79% dei boschi è concentrato in aree montane, il 13% in collina e il resto in pianura. Oltre 280 aziende attive nella filiera legno-bosco danno lavoro a quasi mille persone. “Gli agricoltori – afferma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – svolgono un’opera fondamentale di presidio e tutela della montagna, degli alpeggi e dei boschi. I boschi sono un patrimonio che va ben gestito e tutelato, sia contro gli incendi che contro l’abbandono che è la prima condizione che favorisce i roghi”.

La presa di posizione di Dotti

"RegioneLombardia chiederà lo stato di emergenza nazionale per gli incendi che stanno interessando il territorio lombardo, tra cui il Comasco - scrive Francesco Dotti sulla sua pagina Facebook - In questo momento, sentito l'assessore regionale Simona Bordonali, stanno operando 4 elicotteri di Regione Lombardia, 3 Canadair (due italiani e uno croato) e dal pomeriggio altri 2 elicotteri e, non da ultimo, 2 elicotteri Superpuma in arrivo dalla Svizzera (in grado di sganciare 4500 litri). Di sicuro, tolleranzazero contro chi ha causato questi disastri!".

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