Sorpresa, la tangenziale frena e slitta ancora di almeno sei mesi
Regione Lombardia ha comunicato un intoppo, necessario ritirare la ratifica dell'accordo di programma tra Provincia e Comuni interessati.
Se non ci fossero intoppi non sarebbe la tangenziale di Olgiate Comasco. Quella che ancora, dopo 22 anni, rimane solo sulla carta.
La sorpresa e la necessità di ritirare la delibera dell'accordo di programma
Che tirasse aria di rallentamento pareva ormai evidente. Ma a questo punto si è di fronte a un brusca frenata all'iter che deve portare alla realizzazione della variante alla strada statale 342 Briantea. Lo scorso luglio era stato firmato l’accordo di programma, sottoscritto tra l’Amministrazione provinciale, il Comune di Olgiate e il Comune di Beregazzo con Figliaro. Intesa per il finanziamento, la progettazione e l’esecuzione dei lavori riguardanti la realizzazione del nuovo tratto stradale di collegamento tra via Repubblica e la provinciale 23 Lomazzo - Bizzarone, rappresentante il primo lotto della variante di Olgiate. Di fatto, dopo l'impasse degli anni precedenti, il nuovo tracciato, che ora esclude l’attraversamento dell’area dell’ex forno di incenerimento, prevede una spesa complessiva di 9.150.000 euro, totalmente a carico della Provincia, così come tutte le attività necessarie per l’affidamento dei lavori della variante di Olgiate fino a quelle finali di collaudo. Nel dettaglio, è prevista la realizzazione di un tratto in variante tra la rotatoria esistente posta tra via Repubblica e via Nuova Varesina e la Sp 23 Lomazzo - Bizzarone. Il tratto stradale partirà dalla rotatoria esistente di via Nuova Varesina e piegherà verso nord-ovest per lambire la recinzione dell’area del depuratore e, quindi, con una lunga curva a sinistra, aggirerà le aree di bonifica per attestarsi, tramite una rotatoria di nuova formazione, sulla Sp 23. Ma ecco la sorpresa, la ratifica dell'accordo, approvata dal Consiglio comunale di Olgiate Comasco deve essere ritirata. Di concreto, ad oggi, dopo 22 anni di acceso dibattito politico, resta solo il tratto denominato Nuova Varesina (nella foto), realizzato nel 2001.
Le motivazioni del passo indietro
A spiegare la situazione, quindi le motivazioni del passo indietro, è il sindaco olgiatese Simone Moretti. "Regione Lombardia ha inviato una nota in cui ci viene spiegato che il procedimento per accordi di programma di interesse regionale, con conseguente variazione al Pgt, prevede che lo stesso debba essere adottato con un decreto firmato dal presidente della Regione. Quindi, avrebbe dovuto essere il presidente della Regione a proporre l’accordo di programma in variante al Pgt e non il presidente dell’Amministrazione provinciale. Sono già stati fatti tutti i passaggi e le richieste di pareri tecnici, che confermano quanto comunicatoci da Regione Lombardia".
Come cambia la tabella di marcia
Il primo cittadino mette in fila le novità e i prossimi step. "Ho contattato anche l'assessore regionale Alessandro Fermi, per correttezza istituzionale, visto che abbiamo condiviso con lui il percorso che ci ha portato all'accordo di programma. Purtroppo la linea da seguire è quella che è emersa a sorpresa. Le ipotesi sono due: rifare tutto, facendolo passare dai canali di Regione Lombardia, o fare una variante ordinaria per inserire il tracciato nel Pgt. Si tratta di una variante ordinaria, appunto per inserire il tracciato nel Pgt, e ratificarlo nuovamente in Consiglio comunale. Daremo un incarico al nostro progettista per fare una variante per questo solo punto. E ciò vuol dire che potranno servire al massimo sei mesi di tempo". Se nei mesi scorsi l'annuncio era stato quello dell'apertura del cantiere nella primavera del 2024, non sarà questa una data plausibile. "L'opera traslerà di sei mesi, spero che sarà comunque possibile aprire il cantiere nello stesso anno".
Il peso della burocrazia e la delusione amministrativa
Il sindaco di Olgiate Comasco mastica amaro. "Io seguo tutto ciò che mi viene detto di fare dal punto di vista istituzionale per portare a casa la tangenziale. Più che altro, però, passa il messaggio che alla fine c'è sempre qualcosa che blocca le opere: la burocrazia. E, invece, come sistema Italia dovremmo dare un altro tipo di messaggio: quello della sburocratizzazione". Morale: mercoledì 29 novembre, alle 21, il Consiglio comunale olgiatese sarà chiamato a dibattere il ritiro della delibera con cui era stato approvato l'accordo di programma con Provincia e Comune di Beregazzo con Figliaro.